L'ESTATE DI UNA CATTIVA RAGAZZA
Data: 21/02/2018,
Categorie:
Etero
Autore: Browserfast
... improvvisamente seria. - Perché? - Ma che cazzo ne so, sta sempre in casa o a fare la crocerossina della sorella... che è vero che ha un pancione così, ma è incinta, mica malata. Si sta richiudendo.... non che sia mai stata una compagnona, eh? Però cazzo, così è troppo... - Facciamole conoscere qualcuno! � dico. - Eh, non è così semplice, un�altra volta ti dico � ribatte Serena lasciandomi un po� incuriosita, un po� preoccupata e anche un po� di merda. A me fa anche comodo avere un appuntamento con Giovanna. Ho bisogno che qualcuno mi accompagni a consegnare il mio lavoro di traduzione. Da sola mi vergogno ad andarci. L'ultima volta in quell'ufficio l'ho combinata un po' grossa. Ho praticamente sventolato le tette davanti al Capo. Che poi "sventolare" non è proprio il verbo appropriato. Che cosa volete che sventoli con le meline che mi ritrovo? Diciamo che gliele ho piazzate davanti alla faccia, piegandomi verso di lui, lasciando che il suo sguardo indugiasse nella mia scollatura. Me ne sono accorta quando l'ha fatto. E lui se ne è accorto che io me ne sono accorta. E che non mi sono tirata su. Spudorata. A conti fatti, però, avrei potuto essere completamente nuda e sarebbe stato lo stesso. Avrei potuto indossare una tuta della Nasa e non sarebbe cambiato nulla. Aiutatemi a dire quanto non mi si è cagato nemmeno di striscio. E non è che non dessi spettacolo neanche quando mi sono rialzata, eh? Le guance mi andavano a fuoco, mica solo la fica. Dovevo essere rossa come un ...
... peperone e sicuramente lui ha visto i miei capezzoli che spingevano sotto il tessuto della camicetta. Reazioni da parte di lui? Niente, nada, null. Avrei voluto sprofondare. Una minchiata del genere l'ho fatta solo perché ho perso la testa per lui. Edoardo, il Capo. A tutti gli effetti il prototipo di un sogno erotico. Sui trentacinque anni, alto direi sull'uno e novanta, forse più, un fisico che si intuisce statuario sotto i vestiti. Sarebbe anche riduttivo dire che è bello come il sole. Una divinità greca, la statua del dio Apollo. Con in più uno sguardo penetrante, che promette ben altre penetrazioni. Io, che cazzo vi devo dire?, mi eccito solo a guardarlo, divento scema, vado in confusione, balbetto. E faccio appunto stronzate come questa. Magari l'avete già letto, ma ve lo ridico. Ha anche una moglie che è uno spettacolo. Uno spettacolo pure adesso che è molto ma molto incinta. E' la sorella di Giovanna. E' Giovanna che me li ha presentati. Per questo la porterò con me in palestra e poi le chiederò se mi accompagna in ufficio. Ovviamente tutti i miei piani vanno a puttane, così come i miei timori. Tanto per cominciare, non c'è un buco per parcheggiare il suv di mio padre e devo pregarla di restare in macchina, in doppia fila. Salgo le scale con il cuore in gola ma in ufficio del Capo non c'è traccia. Non so se essere sollevata o dispiaciuta. Lascio il mio lavoro alla segretaria e praticamente scappo via. Mentre scendo le scale penso a Giovanna e alla sua soddisfazione per la ...