Autogrill e camion - Racconti Erotici

Autogrill e camion

Questa estate la passo diviso tra lavoro, scocciature varie. Quello che mi aspetta è un settembre molto impegnativo. Dopo un bel po', ho chiuso una importante storia con una tipa che, ahimè, non riuscivo più a scopare a dovere. La mia parte omosessuale diventa sempre più difficile da tenere a bada, e la troia che è in me non ci sta più ad essere messa da parte.

Per lavoro mi trovo in autostrada, non si tratta di un viaggio particolarmente lungo (appena due ore e mezzo). Sono le undici di sera circa. Sono stanco, assonnato. Mi fermo e vado al bagno, senza alcun tipo di strana intenzione. Mentre piscio, noto che c'è un signore sulla quarantina che mi guarda e sorride.

"Sei stanco"?

Io: "Abbastanza, ho appena trascorso due giorni molto impegnativi. Tu?"

"Io invece sono qui per cercare divertimento".

"E vieni a cercarlo qui in autogrill divertimento"?

"Si sono passivo e cerco bei ragazzi come te per fare pompini".

Io: "Scusami ma non sono interessato. E anche un po' infastidito dal fatto che hai socchiuso questa porta".

Beh, il tipo non mi interessava per niente. Era anche caruccio, ma sicuramente più checca di me.

A me piacciono gli uomini rudi, maschi dentro e fuori, non quelli curati, depilati e con quegli atteggiamenti da donne mancate. Ero così infastidito dalla cosa che decido di andar via direttamente senza manco mangiare. Tanto appena 30 km dopo ci sarebbe stato un altro autogrill. Riprendo in viaggio e comincio a pensare all'accaduto. Inizia a ...

... stimolarmi l'idea, e in fin dei conti mi accorgo che ho voglia di prendermi un bel cazzone nel culo. Inizio a sorridere del fatto che, in fin dei conti, il signore all'autogrill aveva semplicemente la mia stessa voglia. Mi fermo all'autogrill successivo. Che spettacolo per i miei occhi. C'erano qualcosa come 6 camion. Alcuni con le tende chiuse. Vado in bagno, mangio qualcosa. Esco e noto quattro camionisti, fermi nei pressi dei loro camion. Che fare?? Provarci? Ne sono 4. Non ci staranno mai. Mi avvicino. Inizio a pensare a come fermarli. "Chiedo scusa, avete da accendere"? Non mi capiscono, sono stranieri. Dell'est europa. Non sono un gran che. Due sono praticamente obesi e bruttini. L'unico interessante avrà avuto una trentina d'anni. Capelli ricci e codino, ben piazzato. Mi fanno accendere, ma non mi pensano per niente. Passano dieci minuti e noto un altro tizio. E' seduto nel suo camion e ha la porta aperta. Riprovo con la sigaretta. Mi avvicino e quasi svengo. Non solo è un tipo di 40 anni stupendo, ma ha i piedi nudi, e puzzolenti appoggiati sugli scalini del camion. Mi avvicino così tanto da trovarmeli a pochissimi centimetri dalla mia faccia e dal mio naso. Che faccio?? Non resisto e glieli tocco. Il tipo si incazza. Era anche lui straniero. Mi urla qualcosa contro, mi spavento e mi allontano. Sono mortificato, ci resto molto male. Nel frattempo, noto un altro ragazzo che ha parcheggiato la sua auto vicino alla mia. E' evidentemente passivo. Passo, si tocca. "Guarda, ...