1. ELENA la moglie di Francesco


    Data: 03/09/2017, Categorie: Etero Autore: 1945, Fonte: RaccontiMilu

    ... portava autoreggenti e perizoma.Non era giorno di lavoro.Eravamo vicini da alcuni secondi ed il mio dito già sguazzava nella sua figa. Lei non fece alcuna resistenza ,anzi allargo un pò le gambe per favorire la mia azione .Il dito� girava� in figa mentre il marito parlava.Non poteva durare a lungo. Ci recammo al bancone. Lei era alla mia sinistra riparata dalla vista di eventuali nuovi avventori ed il marito dalla sua posizione, oltre il bancone, non poteva vedere.La mia mano sinistra scivolò ancora sotto la sua gonna riprendendo quanto aveva lasciato.Il viso di lei non mostrava alcuna emozione. Chi avesse potuto vedere avrebbe visto come �puntava � il culetto indietro per meglio �sentire�, ma non potevo continuare per troppo tempo.Troppo pericoloso, e se fosse entrato un cliente? E se....E poi il mio uccello chiedeva aiuto.Rinunciai di mala voglia, con un immenso frustrato sentimento. Il mio cazzo, barzotto ,chiedeva comprensione sino a darmi dolore spingendo contro la cintura dei pantaloni.Mi dissi che non poteva finire cosi e d�impulso le sussurrai : tra dieci minuti in parrocchia.Non replicò. Disse al marito: il bimbo si è addormentato, lo porto un po� in giro, magari faccio un salto in parrocchia ed uscì.Lui senza prestarle attenzione, disse: va bene ,va bene. E poi rivolto a me: le donne e chi le capisce.,Finito e servito, lo salutai e raggiunsi la moglie.Nel grande salone della parrocchia non c�era , passai nella saletta piccola . Era li che mi attendeva . Il piccolo ...
    ... in braccio, dormiva.Nel tempo trascorso per incontrarla pensavo a cosa avremmo potuto fare avendo poco tempo e stando attenti che nessuno ci cogliesse in fallo. Pensavo ad un veloce pompino�.ma vederla così bella e disponibile mi fece cambiare idea.Volevo scoparla.Chiusi a chiave la saletta e mi avvinai a lei. Non parlai. la feci chinare, quasi spingendola, su un tavolino che le servì anche per appoggiarvi, sostenendolo, il pupo. Rimase immobile in attesa.Le sollevai la gonna sulla schiena . Uscii il mio rigido cazzo e spostandole il filo del perizoma entrai in lei.Un primo� assaggino� e poi favorito dal suo �bagnato� entrai completamente in lei. Era eccitata la porca.Quando ripensai all�accaduto mi sorpresi della mia foia. Aveva il bimbo in braccio ed eravamo in una situazione pericolosa.Contraeva i muscoli della figa favorendo l'attrito ed il nostro piacere. Le �girai� la testa uscendo per giocare lingua a lingua. Tre minuti e disse: vengo, vengo. Anch'io mi lasciai andare . Sborrai tutto quello che avevo dentro la sua passera e mi accasciai per un attimo sfinito.Mi risollevai. Il mio cazzo era molle e umido. Si rialzò anche lei e mi sorprese. Sempre tenendo in braccio si chinò sul mio uccello ,lo prese in bocca e con poche succhiate lo ripulì. Si vede che era stata ben preparata da Roberto.Lo misi via lindo.Si dedico a sé. Preso un fazzolettino di carta e si asciugò per quanto possibile la passera . Vederla a cosce aperte mentre si puliva del mio sperma era sconvolgente.Poi ...