1. L'Università fuori sede (CAP 5)


    Data: 24/02/2018, Categorie: pissing, Autore: Pensionato

    L'UNIVERSITARIA FUORI SEDE (Cap. 5) Tornai a casa e mi ficcai sotto la doccia per più di un'ora: mi sentivo sporca, quell'esperienza non mi era piaciuta per nulla e non ne valeva la pena, e mi ripromisi di non ripeterla in futuro. A cancellare del tutto quello spiacevole ricordo, arrivò la richiesta della moglie dell'ingegnere di tenere il loro bimbo per quella sera stessa. Accettai con un entusiasmo che sperai non avesse rivelato alla signora i miei secondi fini; mi preparai, vestendomi quasi come un'educanda, e mi presentai puntuale alla loro porta; mi venne aprire la signora che però non era vestita per uscire, ma indossava un negligé che lasciava poco all'immaginazione di chi guardava:” Non ti preoccupare, vieni di là dove ci aspetta Giovi; devi sapere che non abbiamo segreti l'uno per l'altra e so tutto della vostra avventura!” Balbettai qualcosa, ma lei con un sorriso mi prese la mano e mi portò nel salone dove l'ingegnere era seduto sul divano, si alzò mi salutò affettuosamente con due baci sulle guance, facendomi arrossire e suscitando l'ilarità di Laura, la signora. Notai che avevano preparato un giaciglio fatto di tappeti e materassini in mezzo al salone:”Ho apprezzato molto, disse la signora, che non abbiate usato il nostro talamo nuziale, che deve rimanere sacro e Giovi mi ha convinto che potevamo osare con te; sappi che per noi non è la prima volta e che se te non vuoi, non ci sono problemi, ci salutiamo e, comunque, resterai sempre la baby sitter del nostro ...
    ... bimbo.” Dopo l'esperienza con Alex e compagni, non mi pareva vero e riacquistata un poco di sicurezza : β€œChe debbo fare?” β€œ Non ti preoccupare, seguici e sii te stessa; sappi che puoi interrompere quando vuoi se ritieni che ci stiamo spingendo troppo avanti!” Mi fecero accomodare sul divano accanto al Giovi, mentre Laura, dopo aver acceso lo stereo e messo un brano languido che non riconobbi, si posizionò al centro della stanza: lasciò scivolare il negligé e rimase in reggiseno e tanga: la signora mise in mostra una bel davanzale di quarta o quinta misura, un ventre piatto e scolpito; cadde in ginocchio e si adagiò all'indietro piegando le gambe sotto di sé, mettendo in risalto il pube che si accarezzava da sopra il piccolo pezzo di stoffa, si slacciò il reggiseno ed apparvero due bocce che sembravano si marmo per quanto erano perfette; languidamente le sue mani scesero verso la figa, abbassarono il tanga e scoprì un pube perfettamente depilato, allargò le cosce e prese a massaggiarsi le grandi labbra, allargò anche quelle e mise alla nostra vista l'interno rosa della sua figa ed un clitoride di belle proporzioni che prese a tintillare con il dito medio. Giovi si agitava sul divano ed anche io ero presa da quello spettacolo: mi alzai la gonna e passai la mano sulla mia di figa, Laura si alzò sfilò il tanga e venne verso di me mi fece alzare e mi accompagnò al centro della stanza, cambiò la musica mettendo il bolero di Ravel, anche le luci vennero posizionate in modo meno diretto, ...
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