L'Università fuori sede (CAP 5)
Data: 24/02/2018,
Categorie:
pissing,
Autore: Pensionato
... e mi invitò con un gesto a spogliarmi: ero eccitatissima, mi sentivo tutta bagnata, vedevo Laura che intanto si dava da fare con il marito, gli accarezzava la patta, ma non mi toglievano gli occhi di dosso, e così con le movenze più languide possibili mi svestii completamente e poi, mentre la musica diventava più ossessiva, mi toccai, ebbi un orgasmo e leccai in terra il liquido chiaro che avevo schizzato intornio, ed ebbi un altro orgasmo. I due sorridevano soddisfatti: “Abbiamo proprio scelto bene, questa ragazza è perfetta!” disse lei mentre si dava da fare con i pantaloni dell'ingegnere: glieli tolse insieme agli slip, gli sfilò la maglietta e poi si sedette sul suo cazzo ritto cominciando una oscena danza intorno a quel palo di carne. Non riuscivo a distogliere lo sguardo dai due sessi: uno penetrava ed uno ingoiava, quando il primo usciva era sempre più lucido di umori, ed io ebbi il terzo orgasmo (oddio quanti ne dovevo avere ancora? ). Mi ero innamorata dei due , mi piacevano, mi eccitavano; per la verità loro non mi stavano degnando di uno sguardo presi dalla loro cavalcata: poco dopo lei si tolse da sopra del marito si accovacciò davanti a lui e gli prese il cazzo in bocca, ingoiandolo tutto (vi avevo già detto che non era proprio piccolo!), ma lei ci riuscì e vedevo il suo collo gonfiarsi, da dietro le infilai due dita nella figa e agitandole velocemente ricevetti la sua eiaculazione (squirt) che mi bagnò sino al gomito. “Adesso infilamele nel culo, preparami a ...
... ricevere il cazzo di Giovi!” mi invitò fra una leccata e l'altra. Non me lo feci ripetere: lei era sempre accucciata e ciò favoriva l'introduzione delle dita, prima una poi due e poi tre, i buco era perfettamente rilassato, si vedeva che c'era usualità a quella pratica sessuale; ad un tratto lasciò la sua preda si alzò, si rivolse verso di me e, letteralmente, si sedette sul cazzo che sparì fra le sue chiappe e poi, facendo forza con le braccia sulle cosce del marito, iniziò una furibonda cavalcata, Sudava per lo sforzo, mugolava di piacere, era uno spettacolo che calamitava il mio sguardo, muoveva la testa avanti e indietro ad occhi chiusi ed il viso stravolto dal piacere, non ne potevo più oramai avevo perso il conto dei miei orgasmi , e decisi che era arrivato il momento di partecipare e non essere solo una spettatrice passiva. Mi stesi sotto Laura e, appoggiata sui gomiti, le leccavo le grandi labbra fradice di umori dolciastri, all'improvviso si tolse dal cazzo del marito e planò sulla mia bocca e mi ritrovai a penetrarle con la lingua il buco del culo che era ben aperto: quasi mi soffocava sedendomi in faccia, ma non mi lamentai e seguitai con la mia esplorazione, avevo il viso completamente bagnato, la spostai da sopra mi girai e mi asciugai sul ventre di Giovi e poi, finalmente, gli presi l'uccello in bocca cercando di fare come Laura, ed ingoiarlo tutto, rischiai di dare di stomaco, ma insistetti ed alla fine mi abituai a quella nuova pratica. “Brava!”, mi dissero ...