L'Università fuori sede (CAP 5)
Data: 24/02/2018,
Categorie:
pissing,
Autore: Pensionato
... all'unisono i due “ ed ora devi essere premiata; mettiti carponi in mezzo alla sala”, eseguii l'ordine, Laura si sdraiò sotto di me in senso contrario, in un piacevole sessantanove, mentre Giovi si pose dietro di me e mi penetrò prima la figa e poi il culo, poi dal culo alla figa ed ancora ed ancora senza soluzione di continuità; accidenti come godevo! Fra un passaggio e l'altro non disdegnava una breve sosta nella bocca della moglie che inarcava le reni in modo che arrivassi a leccarle la figa. Oramai il buon Giovi era giunto vicino al punto di non ritorno me lo tolse dal culo e lo mise in bocca alla moglie che vidi quasi soffocare dalla quantità di sperma che le scaricò in bocca; non poteva prenderlo tutta lei e la baciai per raccogliere anch'io quel nettare. “ Ho un bisogno impellente” disse Giovi e fece per andare verso il bagno: mi venne un'idea, avevo preso le pisciate di quegli sfigati di Alex, volevo ripetere l'esperienza con persone che accettavo e in un certo senso stimavo. “Fermati Giovi, vieni qui ti accompagno io al bagno e Laura vieni con noi!” La seguirono scambiandosi sguardi interrogativi: allora non ...
... avevano mai provato questa pratica, che bello pensai: entrammo in un bagno, alzai la tavoletta del WC, dove si sarebbe potuto mangiare data la pulizia, ed appoggiai il viso sulla nuda ceramica:”Dai dammi il tuo liquido dorato, ho sete!” Laura guardò alternativamente me e suo marito e poi, facendo spallucce, si mise nella mia stessa posizione dall'altra parte del WC. “Anch'io voglio bere!” Giovi non se lo fece ripetere e ci innaffiò alternativamente con la sua pipì giallo chiaro e dal sapore salino: ambedue ingoiavamo ed, una volta finito il getto, leccammo con cura il boro del WC dove si erano posate gocce di pipì. Alla fine ci ritrovammo a baciarsi tutti e tre vicendevolmente, aprimmo la cabina doccia e ci lavammo l'un l'altro. Tornammo nel salone a recuperare i vestiti, mi avvicinai alla porta, l'ingegnere mi mise in mano due biglietti da cinquecento euro, questa volta non feci nemmeno il gesto di rifiutarli: “Ciao,cara, - mi salutò Laura - spero che questa esperienza avrà un seguito!” “Senz'altro” le risposi sorridendo e mandandole un bacio con la punta delle dita. “ Ciao ingegnere, è stato bello!” “Ciao Sonia, a presto.”