1. La sorella del capo


    Data: 24/02/2018, Categorie: Etero Dominazione / BDSM Autoerotismo Autore: Ale Manosvelta, Fonte: RaccontiMilu

    ... permetti, ragazzino, lo decido io. Fammi vedere". Si avvicinò al giovane e seguì le mosse di Roberto che dimostrava come il computer navigasse in internet, adesso, senza problemi. La donna stava iniziando il suo gioco: piegata verso lo schermo dava modo al ragazzo di guardarle meglio dentro la camicia; era curiosa di sapere se il ragazzo avrebbe ceduto ad una simile tentazione. Passarono alcuni minuti e con la coda dell'occhio vide che Roberto, se pur con rapidissimi movimenti degli occhi, le stava sbirciando dentro la camicia, proprio come voleva lei. Si dilungò nel richiedere spiegazioni tecniche, avvicinandosi allo schermo in modo da facilitare le operazioni a Roberto. Il giovane era sempre più distratto e si attardava di più con lo sguardo su quei seni meravigliosi così generosamente offerti alla sua vista. Francesca controllava tutta la situazione, fino a che non notò che il giovane aveva adesso anche un deciso gonfiore all'altezza della patta dei pantaloni. Era il momento di agire. Attese che il ragazzo si perdesse un secondo di più con lo sguardo nella sua camicia sapientemente sbottonata e girandosi di scatto lo sorprese con lo sguardo. Immediatamente si sollevò in piedi ed esclamò: "Ma cosa stai facendo ?"- "Niente, niente" si affrettò a rispondere Roberto tutto rosso in viso.-"Come niente ? Mi stavi sbirciando dentro la camicia! Ma come ti permetti ?"- "No....no...no....le giuro. Non...".Francesca non lasciò terminare la frase al giovane e attaccò nuovamente: ...
    ... "Pensi che sia nata ieri ? Alzati in piedi!". Roberto ingenuamente ubbidì. "Ecco vedi ? Hai anche il 'coso' lì, tutto gonfio!", disse indicando il basso ventre del ragazzo. Roberto si senti mancare e con le mani cercò goffamente di coprire la sua erezione. Immediatamente gli venne alla mente la reazione del fratello, che lo licenziava urlando e sbuffando come un bufalo. Francesca continuò la commedia: "Non ci posso credere. Chiedo aiuto a mio fratello e lui mi manda a casa un pervertito", mentre parlava si era diretta verso una poltrona della sala e si sedette proprio davanti al ragazzo rimasto in piedi; non prestò molta cura a come si era seduta e la gonna salendò lascio scoperte quasi interamente le cosce che teneva leggermente scostate, ma forse aveva prestato molta più cura nel modo di sedersi di quanto si potesse pensare. Si coprì la faccia con le mani, mandando indietro la testa in segno di disperazione e maledicendosi per aver chiesto aiuto al fratello. Resto in quel modo per un paio di minuti sicura che il ragazzo, adesso, le stesse guardando le cosce. Di scatto tolse le mani dagli occhi e lo sorprese. Bersaglio colpito. Roberto avrebbe voluto guardare altrove ma tanta meraviglia, così facilmente offerta, l'aveva alla fine fatto crollare. "Ma che fai ? Ora mi guardi anche sotto la gonna ?", lo apostrofò di nuovo lei.- "No, no, Francesca le giuro di no"- "SIGNORA Francesca !! Come ti permetti di chiamarmi per nome ? Non sono mica una troietta amica tua! Poi guarda lì, con ...
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