1. Mario il Bull porco seconda parte


    Data: 07/07/2022, Categorie: Cuckold Tue Racconti Autore: Cornuto felice, Fonte: RaccontiErotici-Club

    Ci acomodammo sui divanetti della veranda del Bar del residence in una zona poco illuminata dai faretti,  la luce era molto soft in tutto il locale lasciando  ampi spazi di penombra tra un divanetto e l'altro. C'era poca gente, la maggior parte degli ospiti del residence erano già fuori per la consueta passeggiata sul lungomare serale, in fondo alla sala il  giovane barman riasettava l'elegante bancone del Bar. Fulvia era stupenda nel suo vestitino leggero, abbronzata e nello stesso tempo elegante attirava occhiate d'attenzione da parte degli uomini presenti seduti con le proprie compagne a godersi la sera. Poi all'entrata della sala si materializzò una figura di uomo grande e possente, calvo, con un pizzetto nero, abbronzatissimo con una camicia bianca  aperta sul petto dove risaltava una  lunga collana dorata,  le   maniche arrotolate facevono intravedere dei tattuaggi tribali neri che ricoprivano le bracce, pantaloni morbidi chiari e mocassini leggeri rifinivono il personaggio. Le Signore presenti in sala lo squadrarono ammirate. Fulvia ebbe un sussulto, mi guardò e disse "Finalmente. Mi sto' già bagnando solo a vederlo" con uno sguardo che voleva dire tutto, accavallo' le sue lunghe e affusolate gambe e si tirò la gonna ben oltre le ginocchie. La cavigliera era ora esposta e ben visibile.  L'uomo ordinò da bere al cameriere al bancone si guardò attorno e quindi si diresse verso il fondo della sala dove eravamo seduti noi. Fulvia fremeva e iniziò a fissarlo per attirare ...
    ... la sua attenzione, l'uomo ci vide e la vide, in maniera molto "casuale" si sedette di fronte a noi salutandoci con un movimento della testa e un sorriso amichevole. Il cameriere porto' la nostra e la sua ordinazione. Fingendo disinteresse mia moglie eccitata mi chiese se il tipo la stava guardando risposi di si, allora muovendosi sul divanetto alzò "involontariamente " la gonna offrendo all'uomo di fronte lo spettacolo delle sue cosce. Poi Fulvia inizio' a guardarlo, parlava con me e con gli occhi incrociava ripetutamente più volte il suo sguardo ricambiata, io facevo finta di nulla ben sapendo che cosa stava facendo e che cosa voleva. L' uomo con calma bevve un sorso del suo liquore prese il bicchiere e poi si alzò e venne da noi chiedendoci per rompere il ghiaccio se anche noi come lui eravamo di Milano in vacanza in Sicilia e banalità del genere, risposi di si e lo invitai a sedersi con noi, mi spostai su una comoda sedia posta al lato del tavolino  e lasciai il mio posto a lui al fianco di mia moglie che accolse la cosa con un finto  imbarazzo ma con l'eccitazione che gli usciva dagli occhi e non solo. Mario questo è il suo nome ci spiego' che era in vacanza per altri due giorni e due notti e che poi sarebbe dovuto rientrare per lavoro. Fulvia non si fece perdere l'occasione ed esclamò " Che peccato hai solo due giorni e basta..."  Beh " esclamò lui fissando mia moglie " in due giorni e specialmente due notti si possono fare tante cose.."  ridemmo tutti e tre.  Mario aveva ...
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