Mario il Bull porco seconda parte - Racconti Erotici

Mario il Bull porco seconda parte

... capito chi eravamo, una moglie troia in cerca di cazzi con un marito consenziente. Continuammo a parlare del più e del meno mentre Mario non toglieva gli occhi da dosso da Fulvia che lo ricambiava e  gli  mostrava generosamente tutte  le sue belle forme sorridendogli, poi finalmente Mario oso', complice il semibuio del locale  e nascosto dai divanetti poso' una delle sue possenti mani sulle ginocchia di mia moglie continuando a parlare di cazzate come nulla fosse, quindi visto che io non ero un problema e che Fulvia gli faceva fare iniziò ad accarezzarle  con il palmo della mano e il dorso la gamba accavallata,  per poi arrivare all'interno coscia in prossimità della figa. Fulvia che non vedeva l'ora di sentire le sue mani toccarla lo agevolo' aprendo di più le gambe. Mario sapendo che io lo stavo vedendo scese fino alla caviglia destra di Fulvia accarezzandola delicatamente con la mano,  poi prese fra le dita la cavigliera e  quindi il cornetto d'argento agganciato e  guardandomi fisso negli occhi mi disse:"Conosco il significato di questo,  da anni gioco con le coppie cukold e so' come trattarle.  Siete fortunati ad avermi incontrato."      
" Sempre guardandomi  apri' le gambe di mia moglie, gli alzò  la gonna del vestitino fino all'altezza del pube gli scostò di lato il perizoma bianco e con la mano prese possesso della sua figa accarezzandola. Non dissi nulla. Lui sorrise. Adesso nessuno di noi tre parlava più.  Mario continuava la sua opera, ora sapeva di avere via ...

... libera, le sue mani correvano sul corpo di Fulvia senza  incontrare ostacoli, palpavono avidamente le sue  belle tette,  i capezzoli dritti e duri, le  sue cosce tornite e abbronzate. Inizio' a baciarla sul collo, dietro le orecchie, la portò verso di sé  e con una mano gli sollevò la gonna al di sopra del culo ed iniziò a toccarglielo per poi scendere tra il solco delle chiappe e la figa. Con un dito gli titilo' il buco del culo per poi sprofondargli quattro dita nella passera,  facendole scorrere avanti ed indietro. Ci sapeva fare e molto. Sapeva dove toccare e come toccare. Fulvia ebbe un primo orgasmo lì,  sul divanetto tra le braccia di uno sconosciuto.  Venne con contrazioni vaginali che la fecero muovere come un automa travolta di piacere. Mugolava, non capiva più nulla,  abbandonata a quel bestione focoso e prepotente che tanto aveva desiderato. Io guardavo con gelosia  un'altro uomo che la usava, godeva  e faceva godere mia moglie con la mia approvazione, ma il piacere di tutto questo è più forte della gelosia,  l'essere sottomesso davanti  a lei dal maschio che  la fa' godere come io non sono mai riuscito è l'essenza del mio essere un cornuto. Il piacere delle corna. Mario iniziò a baciare mia moglie e poi a limonarla, Fulvia gli accarezzava i muscolosi  pettorali, le forti braccia e poi ricambiava con foga, cosa che faceva se era particolarmente presa, attorcigliava la sua lingua a quella di Mario che gliela saettava in bocca. Con gli occhi chiusi entrambi emettevono ...