La "sua" Lolita. (conclusione)
Data: 25/02/2018,
Categorie:
Etero
Autore: Tibet
... allargando le braccia, i seni seguono in parte i movimenti. Le allarga le gambe… -No… aspetta… devo fare pipì…-. Corre in bagno. -Non te la lavare…-. Torna… si distende, le apre le gambe e la bacia, la lecca a lungo, da consumarsi la lingua, lei gode… lo sente da come gli tiene la testa contro di sé, da come gli tira i capelli. -Dai… prendimi… fottimi… come ieri sera…-. Si mette in ginocchio sul letto, testa sul cuscino, altro preservativo ed è dentro di lei, la tiene per i fianchi e affonda con forza, le accarezza il clitoride, la scopa a lungo, infine… l’orgasmo… potente… lungo! Un po’ di meritato riposo, colazione e lei torna alla carica… accidenti… -non ho più vent'anni…- pensa lui, ma avviene il solito miracolo, con lei ha delle erezioni portentose e nuovamente la prende, cambia posizione su posizione, lei è ricettiva e disponibile a tutto. Pranzo… qualcosa preparato in fretta, poi ancora lei… per tutto il pomeriggio. Aspetta con timore l’arrivo di Marta. Arriva… la figlia l’accoglie con un bacio, lei lo guarda interrogativa, Lui? E’ piuttosto abbacchiato e lei capisce… che bisogno c’è di parlare? Durante la serata Laura è particolarmente affettuosa con la madre. La mattina tornano ambedue in città, dapprima prova sollievo, torna al suo lavoro, poi con il passare delle ore sente la mancanza di Laura, ha voglia di lei, di vedersela girare intorno semi nuda, delle sue risate argentine. La chiama al cellulare, risponde. Si… tutto bene, non sa quando ritorna, per ora sta in ...
... città… gli farà sapere! Ecco…! E’ successo quello che temeva, la ragazza lo ha preso al laccio, la cerca ancora, lei è un po’ scocciata! Alla sera Marta rileva il suo nervosismo e se ne lamenta, ha ragione, cerca di farsi perdonare scopandola con passione, ma il pensiero è sempre lontano. Smette di telefonarle e allora è lei che si fa viva, è nuovamente nella fase delle smancerie e delle fusa, si… ha voglia di vederlo, perché non torna in città per un po’? Lei non ha più voglia di venire in montagna, si annoia. La mattina successiva torna in città, dice a Marta che ho bisogno di fare delle ricerche, lei lo guarda un po’ dubbiosa, senz'altro immagina cosa gli sta capitando, ma è consapevole che anche lei ha contribuito a provocato la cosa. Dal suo appartamento telefona e lei gli dice che passerà a trovarlo, non sa esattamente quando, forse nel pomeriggio. Le ore non passano mai, non riesce a concentrarsi su nulla, aspetta. Finalmente suona il campanello, apre… è lei, è splendida! -Come va…? Hai sentito la mia mancanza…?-. Si lascia baciare… poi si divincola e vuole qualcosa di fresco. L’accontenta… si fa desiderare, prima che succedesse era sfrontata, adesso fa la difficile, la leziosa. Alla fine riesce ad abbracciarla… -Su… Dimmi cosa vorresti farmi…- Deve smetterla di fare così. La desidera ma vuole metterla di fronte al fatto che ha dinnanzi un uomo e non un suo compagno di giochini. Deve smettere di fare la puttanella leziosa. Deve smettere di prenderlo per il culo. Deve ...