156 - Anthology Alessia - Io, Agata, i suoi fratelli e il prete
Data: 25/02/2018,
Categorie:
Etero
Sesso di Gruppo
Incesti
Lesbo
Autoerotismo
Gay / Bisex
Autore: ombrachecammina, Fonte: RaccontiMilu
... molto sorridenti e cordiali, vent�anni uno e ventidue l�altro, con loro feci subito amicizia e la sera, dopo cena ci ritirammo tutti e quattro in un'altra stanza dove loro sentivano la musica ad altissimo volume.Ad un certo punto vidi i due fratelli ridere tra di loro mentre mi versavano del vino bianco.Lo bevvi tranquillamente e altrettanto fece Agata, anche i due ragazzi si davano da fare e così verso metà serata mi accorsi d�essere parecchio brilla. Per la verità eravamo tutti in grave stato di ebbrezza e durante qualche breve attimo di lucidità compresi che le parole e i gesti cominciavano a farsi troppo insistenti ed insistiti. Mi trovai Agata che mi baciava e vidi con mia enorme sorpresa che anche i due fratelli maschi si stavano baciando fra di loro.Mi sarebbe toccata una serata completamente gay? Ridevo come una matta mentre la mia giovanissima amica con la scusa di giocare mi toccava dappertutto. Lei si tolse tutto e fu meravigliosamente nuda, mi trovai quasi senza accorgermene anch�io altrettanto nuda.A cosce aperte sulla poltrona e lei che me la leccava, sull�altra poltrona i due ragazzi si erano quasi spogliati del tutto. Godevo nuovamente e anche Agata si stava ancora divertendo. Silvio era in piedi e si stava sfilando gli slip, aveva un bel sederino, poi si voltò e notai che il cazzo era abbastanza piccolo, duro ma piccolo. Si alzò dalla poltrona Piercarlo e girato verso di me si abbassò a sua volta gli slip. Madonna che cazzo gigante!!!! Ma che sberla di ...
... cazzo aveva???? Silvio si inginocchiò davanti a suo fratello e glielo prese in bocca.Lo spompinò per bene poi con il suo cazzetto molle si piegò in avanti e stette con il culo ben in vista, Piercarlo gli avvicinò al culo la cappellona e gliela sprofondò nell�ano. Ero galvanizzata ed estremamente infoiata, mi sollevai dalla poltrona e spinsi letteralmente Agata affinché si sedesse, poi avidamente cominciai a leccargliela. Ero intenta e succhiarle il clitoride che sentii una presenza inquietante dietro di me. Non feci in tempo a girarmi che la cappella di Piercarlo si insinuò prepotentemente nel mio culo. Wowww, che inculata!!!Mi sodomizzava con forza e me lo ficcava quasi tutto dentro, aveva pure due bei coglioni pendenti che mi sbattevano ad ogni colpo contro la figa. Leccavo lei e me lo prendevo nello sfintere da suo fratello, così eccitatissima mi sditalinai e venni come una porca. La musica ad alto volume coprì tutti i gemiti miei e degli altri. Mi tenne ancora ben stretta per i fianchi fin quando me lo spinse dentro fino alla radice e mi riempi l�intestino di fiotti bollenti di sborra. Arrivò Silvio e mi disse senza troppi complimenti di togliermi, mi spostai e lui si mise fra le cosce di sua sorella cercando di infilarle il suo cazzetto mezzo molle nella figa. Poi Piercarlo����Spostati frocetto, che me la sbatto io la verginella���.��No, Carlo, non voglio sono vergine, non voglio�����Allora almeno ciucciamelo fammelo diventare di nuovo duro!!!!.....�Agata, ormai abituata a ...