156 - Anthology Alessia - Io, Agata, i suoi fratelli e il prete
Data: 25/02/2018,
Categorie:
Etero
Sesso di Gruppo
Incesti
Lesbo
Autoerotismo
Gay / Bisex
Autore: ombrachecammina, Fonte: RaccontiMilu
... che se al posto tuo ci fosse il prete����Io, sono ancora vergine sai???��Non hai mai fatto niente con i maschietti???��Eh, mio padre mi controlla da vicino, è una vera tortura����Ma�. Almeno i ditalini te li fai no????�Arrossì diventando paonazza, vergognosa si coprì il viso con i lunghi capelli e con un filo di voce��..�Si���Ma ti vergogni di me?? Anche io me li faccio i ditalini, insomma tutte le donne e tutti gli uomini si masturbano���Girò il viso verso di me e con le gote sempre più rosse mi disse��.�No figurati se mi vergogno���Risi divertita e lei ricambiò con un sorrisetto asfittico, quindi allungò il braccio e premette l�interruttore dell�abatjour. Feci altrettanto poi le dissi buonanotte e accompagnai l�augurio sporgendomi e dandole un bacio sulla guancia. Credetti di impazzire dal desiderio, le mie voluminose tette per una frazione di secondi si erano appoggiate alle sue, il mio peloso pube s�era strusciato contro la sua coscia e la mia figa si era in pratica allagata. Averla li vicinissima a me completamente nuda mi fece rimanere a lungo sveglia, poi decisi che mi sarei messa a leggere il libro che avevo sul comodino. Accesi la lampada, la velai con un fazzoletto e mi sollevai seduta a leggere. Agata, dormiva in posizione fetale e mi volgeva le spalle, io, piano, piano, sollevai il lenzuolo, il suo fantastico, meraviglioso, incantevole, delizioso e seducente culetto sporgeva verso di me, sembrava volersi offrire meglio ai miei libidinosi e carnali ...
... sguardi.Quella fanciulla, in così breve tempo, mi aveva ottenebrato il cervello ed era riuscita, senza nemmeno volerlo, ad accendermi furiosamente i sensi. Posai sul lenzuolo il mio braccio sinistro, percepii chiaramente il calore del suo corpo irradiarsi verso di me. La mia mano a pochi centimetri dal suo culetto, spostai millimetro dopo millimetro le mie dita verso quel capolavoro, lo sfiorai e mi bloccai emozionata come una ragazzina alla sua prima volta.Torsi il braccio e appoggiai il palmo della mano sul suo emisfero. Lei si mosse ed io la ritirai immediatamente. Spensi la luce e rimasi immobile, poco alla volta udii il suo respiro riprendere il ritmo regolare, ripetei l�operazione precedente, questa volta non si mosse, allora presi coraggio e scivolai più giù, le mie dita scorsero nel solco delle natiche , lambirono l�anello anale e subito appresso incontrarono le labbra chiuse della sua fighetta. Avevo il cuore che mi tuonava rapidamente nel cervello, mi accorsi d�avere la gola secca e il viso accaldato come non mai. Tentai di penetrare all�interno ma alla fine rinunciai. La vidi muoversi e all�improvviso la luce della sua abatjour si accese. Si voltò verso di me, mi guardò con quei due stupendi topazi azzurri, mi sorrise, poi senza parlare, mi abbracciò strettamente, aderì con tutto il suo acerbo corpo al mio, la sua gamba sinistra si interpose fra le mie e salì fino a premere con la coscia contro la mia figa fradicia. Poi si mise sopra di me, distesa, sempre con la sua coscia ...