1. Il passaggio (capitoli 8 e 9)


    Data: 03/09/2017, Categorie: Trans Autore: Federossetta, Fonte: Annunci69

    ... gruppo, prima di giacere con te.” Inizialmente rimasi di sasso, poi mi girai faccia contro faccia e lo guardai. “Eh va bene, ma mettiti comodo che ci metterò un po’. Sono un ottimo intenditore io.”
    
    Lui incrociò le mani dietro la testa e rispose: “Sono già comodo.” In quella posizione esaltava i suoi pettorali, allora ne approfittai per sistemarmi un po’ più su, petto contro petto. Iniziai a parlare, ma intervallando parole con baci bagnati al suo collo.
    
    “Dimitri mi sembra un bravo ragazzo. È fedele a te, non arrabbiarti se ti ha disubbidito perché la colpa è in parte mia e della mia sensualità.” Mi interruppi per un lungo limone, la mia lingua un tutt’uno con la sua. Poi sollevai la testa e lo fissai a pochi centimetri da me. “Gennaro è forte, bravo a letto e il classico maschio dominante. Mi sono reso conto essere un etero convinto, uno di quelli che difficilmente si concede ad un’esperienza gay.”
    
    Giacomo annuì come se lo sapesse già. “Io secondo te sono etero convinto?” Gli sorrisi. “Sei etero, ma mi concedi fantastici baci che penso tu non abbia mai dato a nessuna femmina nella tua vita. Però per contro, ti ritrai quando provo a strusciarmi su di te.”
    
    “Allora devo osarmi di più” mi sussurrò mentre leccava la mia orecchia. “A quanto pare” gli risposi. Poi continuai: “Roberto è quello che mi è piaciuto di più come persona. Non lo sa ma è vicino a scoprire che in realtà non è la figa che lo attira ma il pistolino. Sotto il vostro aiuto può diventare un eccellente ...
    ... pompinaro” Ma mai come il sottoscritto, pensai. “Infine che dire di Carlo e Kevin. Il primo è un ricco di merda, impacciato nei rapporti ma crudele. Il secondo invece è il sogno di ogni ciucciacazzi della zona, non è molto espressivo ma potrei portarmelo dietro come un cagnolino.”
    
    Giacomo non mi stava più ascoltando. Si lasciava baciare con gli occhi chiusi e un sorrisetto sulle labbra, però avevo notato la sua attenzione per la mia descrizione di Roberto. Capii allora che lo scopo di quel resoconto era in realtà sapere se Roberto avrebbe potuto sostituirmi l’anno seguente. Furbo però il mio uomo.
    
    Intanto sembrava essersi addormentato. Io volevo scendere fino al suo cazzo, ma il freddo mi decise ad alzarmi e dirigermi verso la tenda con lui appresso mezzo assonnato. Fui felice di non essermi tolto l’orologio, perché notai essere già le 3.30. Era proprio vero che di notte il tempo sembra passare più in fretta. Sollevai il velo dell’entrata della tenda e scelsi di scoparmi Giacomo nello stesso scomparto dove mi ero scopato Gennaro e Roberto. Almeno lì c’erano le mie cose. Giacomo quando capì la mia scelta, prelevò uno dei tre materassini e lo sistemò nell’altra stanzetta dove Roberto e Carlo stavano già dormendo. Ora io e Giacomo saremmo stati più larghi. Tra le pareti della tenda intorno a noi e i materassini aggiustati come matrimoniale c’era maggiore spazio e ne approfittai per piegare i miei indumenti femminili e preparare per il giorno successivo quelli da maschio. ...
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