1. Il passaggio (capitoli 8 e 9)


    Data: 03/09/2017, Categorie: Trans Autore: Federossetta, Fonte: Annunci69

    ... diverso tempo appresso. Giacomo fu l’unico a venirmi nel retto e me lo scaldò talmente tanto che sembrava in fiamme quando estrasse il suo membro. Gocciolando liquido seminale insistetti per pulirgli l’asta, la lingua fece un ottimo lavoro e alla fine lui mi ringraziò con un bacio.
    
    “Quando vuoi sei il benvenuto in casa mia. Ormai non vivo più con la mia famiglia, sono solo e autosufficiente. Facci un pensierino perché sei proprio una brava cagna Federica.” Annuii pensoso. Certo che mole lo sarei fatto il pensierino, ma prima dovevo vedere se potevo avere un futuro con il favoloso manager Andrea incontrato pochi giorni prima. In ogni caso Giacomo si era comportato bene, rispettandomi e amandomi fino in fondo. Una scappatella a casa sua sarebbe stata di godimento per entrambi, sempre tenendo conto come si sarebbe evoluto il mio rapporto col fratello Edoardo.
    
    Stanchi morti ci addormentammo, poco prima però diedi un’occhiata al mio orologio che intanto si era sporcato di sborra. Con una leccata decisa passò tutto. Erano quasi le cinque, il giorno dopo i genitori di Carlo sarebbero venuti vero le 10.00 aspettandosi di trovare le tende già libere da ogni bagaglio. Mentre mi accoccolai attaccato attaccato a Giacomo che nel mentre si era già addormentato pensai come avrebbero reagito i genitori di Carlo alla vista dell’enorme quantità di sborra (prevalentemente mia) presente sul materassino e per terra. Risi sotto i baffi sapendo che quelli non li avrei mai più rivisti in vita ...
    ... mia quindi in poche parole cazzi loro.
    
    Prima di dormire anch’io nudo vicino al mio uomo, contai il malloppo che mi ero fatto. In tutto ero riuscito a racimolare ben 400 euro, compresi quelli usati per i vestiti che saranno stati circa 150. Felice come non mai mi addormentai, prima senza che Giacomo se ne accorgesse gli sparai una sega e mi infilai la sua proboscide nel culo.
    
    La mattina (si fa per dire) mi svegliai. Erano le 9, avevo dormito poco ma mi sentivo ristorato anche se avevo un forte dolore al culo e alla spina dorsale. Mi accorsi di essermi svegliato prima di Giacomo, che era abbracciato dietro di me, il suo cazzo ancora perfettamente inserito nel mio corpo! Il suo cazzo moscio era rimasto nel mio culo per 4 ore e le sue braccia possenti avevano impedito che il mio corpo reagisse durante il sonno allontanandosi da quella fonte di piacere. Con serenità girai il collo e leccai il mio uomo venticinquenne. “Ehi guarda che scherzo del destino, ci siamo attratti anche nel sonno e così siamo rimasti.” Quando se ne accorse sorrise sornione. “Ecco da dove proveniva la bella sensazione provata nel sogno” Prima di uscire cambiati dalla tenda volle scoparmi per l’ultima volta e io accettai ben volentieri dandogli il mio culo e la mia bocca, la quale ripulì tutto lo sperma.
    
    Io e lui tornammo prima al campeggio dell’arrivo dei genitori di Carlo e ci salutammo per l’ultima volta con un languido e triste bacio. In seguito fu poco il tempo che riuscii a ritagliare per lui e ...
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