1. Capire dracula: il racconto di vlad


    Data: 26/02/2018, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: single80fe

    L’uomo era seduto in una sauna, calda, avvolgente, quasi stordente. Aveva attorno a sé un paio di singoli e due coppie. Come una sorta di racconto nudo attorno al fuoco. Aveva circa 50 anni, un corpo normale, quasi banale, ma uno sguardo ricco di carisma. Gli astanti ascoltavano, quasi rapiti da quella voce profonda, calda, strascicata dal calore intenso che si generava, tra i vapori e le nudità.
    
    “Avevo circa 38 anni, quando ho capito il mito di Dracula, quello originale, di Bram Stoker, ripreso da Coppola nel film.
    
    Sapete no? I romanzi horror sono un passo fondamentale nella formazione adolescenziale, come la cinefilia per chi ha pretese intellettuali. Quanto ero pretenzioso da ragazzino. E pensavo di averlo capito, il mito di Dracula. La sensualità del vampiro, il morso come possesso, la conoscenza millenaria di creature non morte né viventi.
    
    Ma solo intorno al guado dei 35, quando il mezzo del cammin di nostra vita era passato, ho cominciato a sentire e comprendere diversamente le cose. Solo con la maturità ho cominciato a percepire completamente desiderio e piacere.
    
    E quel mito, è il mito che porta un uomo maturo, sì, a 38 anni io ero già completamente maturo, a inseguire ragazzine e ventenni. 
La freschezza della pelle, la voglia di godere, continuamente.
    
    Quelle labbra che si avvolgono alla tua cappella e gli occhi che ti guardano tra la sfida e la paura, labbra di ventenne sconosciuta che vuole impressionarti, che cerca dominanza e ...
    ... saggezza.
    
    Dracula.
    
    Possedere la giovinezze a lungo, nutrirsi degli umori di una donna che sta cercando la propria identità, che cerca conoscenza.
    
    Come Gary Oldman morde Winona Ryder, le trasmette conoscenza e senso della perversione, peccati originali da ripetersi di continuo.
    
    La ventenne che si contorce mentre eserciti le tue perversioni apprese in anni di esperienza, la ventenne calda nel tuo letto. Prima della rivelazione non avevo capito cosa cercassero da me. Ma dopo averlo capito, furono, come demoni, legione.”
    
    La forza della dialettica teneva il gruppo attaccato alle sue parole, veritieri e meno.
    
    La donna più intraprendente di una delle due coppie stava cominciando a sfiorarti appena la clitoride, ascoltando. Era un modo per sfidare l’uomo, più vecchio di lei, alla distrazione.
    
    “Gli umori bevuti dal corpo di una ventenne ti ringiovaniscono, come conversare dopo gli orgasmi. Squarci di una vita che inizia a non esserci più, ed eppure è sempre più presente.
    
    Mordere il collo, infilare i canini fino al sangue è come prendere e dominare una ragazza che insegue conoscenza e piacere, che non può avere dai corpi atletici che accompagnano le giornate normali. Non tutte le ragazze sono pronte, non tutte sono adatte.
    
    È l’incontro tra diverse inquietudini, a genere il mito del vampiro.
    
    L’inquietudine dell’esperto, che sente l’età passare, ma le cui erezioni sono sempre più frequenti, che ha bisogno di bocche e mani esperte, molto esperte per godere e di corpi freschi, menti ...
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