1. Capire dracula: il racconto di vlad


    Data: 26/02/2018, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: single80fe

    ... l’ancella perfetta, dal corpo liscio che sa tremare di orgasmi, il vampiro può trovare pace nel peccato continuo.
    
    La feci godere per molto tempo, le insegnai a far godere gli uomini. Le insegnai ad essere la mia ancella, pronta a tutto per me, e la sadica dominatrice mentale o fisica delle altre donne, degli altri uomini”.
    
    Il piacere si sta diffondendo e gli orgasmi piovono, i due uomini sulla donna, le due donne perse tra lingue e uccelli.
    
    E una visione. Un corpo perfetto, liscio, una donna poco più che trentenne si avvicina al gruppo, a passo lentissimo.
    
    “Vlad, ancora con i tuoi racconti?” Sorride. È una ninfa irreale. Uno sguardo di fuoco e ghiaccio, un rivolo di sperma sul labbro e sul capezzolo.
    
    Il vampiro si rivolte a lei:
    
    “Ti sei divertita, Mina? Ti guardavo con la coda dell’occhio. Buono il seme di quegli umani?”
    
    “Mai quanto il tuo Vlad. E questa bocca? È meglio della mia?”
    
    “Non si fanno queste domande al tuo ancestrale, Mina. Lo sai”
    
    Gli altri sono attoniti, e guardano Mina, l’ancella, sottrarre il cazzo del suo uomo alla bocca di quella sconosciuta.
    
    La sconosciuta resta a bocca aperta.
    
    Mina regge il cazzo dell’uomo, con la mano, sulla bocca dell’altra.
    
    “Però ti ha fatto eccitare, questa”.
    
    “E tu ora mi farai godere”.
    
    Parla Mina, rivolta alla donna: “Ora preparati. Solo il mio corpo può far godere il mio vampiro. Solo le mie mani e la mia bocca. Ora avrai il privilegio di assaggiare il suo sperma, ma non ingoiarlo”.
    
    Mina ...
    ... masturba Vlad, con una mano e un polso che in pochi colpi, mentre lo guarda negli occhi e si china per sussurrargli qualcosa all’orecchio, lo fa esplodere nella bocca dell’estranea. Il vampiro geme, guardandola.
    
    Mina ora si china verso la donna. Al suo orecchio:
    
    “Lo sperma del mio uomo è mio, come il mio sangue e i miei umori sono suoi”.
    
    E mentre Vlad sfiora la figa bagnata di Mina, Mina si fa versare lo sperma dalla bocca dell’estranea alla propria, baciandola con una dolcezza talmente estrema che sembra fuori luogo a un non adepto, a qualcuno che non capisce la dolcezza della lussuria estrema.
    
    Mina guarda Vlad, con la bocca piena di sperma e saliva. Ingoia visibilmente, per farlo vedere a tutto il gruppo.
    
    “Andiamo ora, vampiro, hai rinfrescato il tuo mito, non ti dimenticheranno, non mi dimenticheranno”.
    
    Escono dalla sauna, che per fortuna era stata spenta a metà di quel racconto che aveva sostituito il calore artificiale, lasciando umori e gemiti dominare la scena.
    
    Già, non li dimenticheranno, come Vlad non ha dimenticato nessuna delle ancelle abbandonate nel suo percorso verso la conoscenza del peccato, verso la vita eterna. Ricorderanno i suoi insegnamenti e i suoi denti, gli orgasmi dati e ricevuti, la caduta nel peccato e il desiderio di restarvi, di sprofondare.
    
    Finché siamo umani, resteremo vampiri, godendo gli uni degli altri. Ma solo gli iniziati possono afferrare il piacere più pieno. Ora lo sanno anche le due coppie e i due singoli, svuotati ...