1. Isabella candida puella


    Data: 27/02/2018, Categorie: Etero Autore: kurtywiller

    Isabella era brillante nello studio e, nella vita, era dotata di cuore e parole gentili sempre pronte. La ragazza modello per la quale ogni madre si sprecherebbe nel trovar occasioni di lode.
    
    In un vestivo bianco, ricamato con delicate fantasie di fiori variopinti, e i capelli nerissimi raccolti sui lati da due fermagli, si lasciava cullare da ogni alito di vento caldo che sul finir di giugno lambiva i campi di grano, sulla via che da casa portava al paesello.
    
    La percorreva ogni mattina, anche quando la scuola era finita, per piccole commissioni o per andare da Aldo, un giovane laureato che, in quel caldo inizio d'estate del 1957, le dava lezioni di latino, preparandola all'inizio dell'università.
    
    Sul tragitto salutava i compagni di scuola in bicicletta e pensava a un suo futuro lontano da quei luoghi cosi felici.A volte, con un amaro sorriso, di certo più maturo della sua età, inclinando un pò la testa come a scrutar l'orizzonte, cercava di carpire tutte le sfumature degli odori di quelle terre, per ripromettrsi, non senza malinconia, di non dimenticarle in fretta.
    
    Quel lunedì mattina Aldo, indaffarato, goffo ed ancora in canottiera, si dimenava nel suo disordine da bohemien di provincia per la fretta di sistemare la cucina dopo la colazione. Borbottava da solo, lasciandosi però sentire da Isabella, " devo ancora capire perchè mi viene a lezione sempre in anticipo di mezz'ora!" ed isabella ridacchiava sfogliano il libro, già pronta sul tavolo vicino alla ...
    ... finestra aperta.
    
    Dopo essersi rassettato, Aldo si sedette ed esclamò, sospirando ,"Oh..allora, due minuti e cominciamo". Isabella, sorridente, rispose con ironica supponenza "certo, sono pronta" . La pausa di Aldo era pigra, sfaccendata, consisteva semplicemente nel restare immobile con i gomiti sul tavolo e guardar fuori dalla finestra lasciando , a volte ,come in quella mattina, che lo sguardo cadesse sulla bianca pelle di Isabella , distratta un pò anche lei dalla calura estiva e dai rumori del paese.
    
    Il sole le rischiarava la pelle candida ed infrangendosi fra i capelli esaltava il profilo delle sue rosse labbra, tenere come solo alla sua età possono essere. Girandosi, la ragazza si accorse, arrossendo , dello sguardo di Aldo, il quale distolse subito gli occhi dissimulando.
    
    Da tempo aleggiava nell'aria la vaga sensazione che un qualcosa, durante le lezioni, rendeva il parlare leggero fra di loro e che il piacere di studiare il latino si confondeva nell'animo della ragazza con quello di ascoltare gli approfondimenti di Aldo.
    
    Isabella sapeva che ciò accadeva non solo per via della passione del ragazzo nello spiegare, ma per qualcosa che non riconosceva ancora in se stessa e che a breve avrebbe imparato a nominare.
    
    Dopo la lunga lezione, quasi verso mezzo giorno, Aldo disse "se ti trattieni un attimo prendiamo un caffè e ti mostro quel libro utile di cui parlavo!"
    
    "si con piacere" rispose Isabella, aggiungendo dopo una pausa riflessiva
    
    " c'è tempo per il ...
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