1. Fine o Inizio 3


    Data: 27/02/2018, Categorie: Sentimentali Autore: Alone, Fonte: EroticiRacconti

    Il racconto, doveva finire con la seconda parte, ma una persona mi ha chiesto un aiuto, non potevo non farlo e, quindi, eccoTi il finale, spero ti possa essere utile. Asia mi prese per la mano, delicatamente, ringraziò la prostituta della gioia che le aveva dato, si, usò proprio questa parole, e la baciò sulle guance, perché aveva capito che il sentimento sotto un cuore livido di rancore c’era ancora. Mi chiese se potevamo andare a casa a parlare, che avrei deciso poi io quello che volevo fare, senza farmi scrupoli, perché, mi disse, se perdono deve essere , sia quello vero e non pietà o buonismo. Mi lasciai condurre da lei , non capivo più nulla, nella testa parole di rabbia, di amore, di dolore, di speranza. Durante il percorso, mi fermai e misi le mani sulle orecchie, premendole forte, per far tacere quel caos che mi martellava nel cervello. Arrivati a casa, mi fece sedere sulla poltrona ed incominciò a raccontare, senza chiedermi il permesso, perché sapeva che se io l’avessi interrotta, sarebbe stata la fine. Quella piccola speranza si sarebbe spenta, come una candela consumata che cerca comunque, tenace, di sopravvivere al fuoco che la esaurisce, così lei, tenace, voleva aggrapparsi, per sopravvivere insieme, a quella piccola brace che era rimasta sepolta in fondo al mio cuore. Mi disse che, il maestro di ballo, era già da giorni che ci provava, e lei aveva sempre resistito. Che quella sera un sapeva cosa fosse accaduto, forse tutto l’insieme, il sentirsi lusingata, il ...
    ... tango, la voglia di trasgressione o Dio solo sa cosa, solo che era successo e mentre stava capitando, aveva visto le luci accendersi e spegnersi due volte. Io cercai di parlare, ma lei mi mise di forza due dita sulle labbra, e mi disse shhhhhhht. In quel momento, mi disse, il cuore si collegò con il corpo e dalla mente sentì forte un grido, “ COSA STAI FACENDO!”. Si fermò immediatamente, si sfilò da lui, si vestì e corse a casa. Non doveva nessuna spiegazione a lui, ma solo a Noi. Arrivata a casa non mi vide e mi aspettò sulla poltrona terrorizzata. Quando arrivai, cercò in tutti i modi di capire se avevo percepito qualcosa, e vedendo che non reagivo a nulla, si sentì persa, non sapeva più cosa fare. Mi disse che questi ultimi due mesi, erano stati i più brutti della sua vita, che si sentiva fallita come moglie, che non vedeva nessun futuro senza il NOI, che non avevo fatto nulla di male per meritarmi quello che aveva fatto, anzi. Che ero stato un marito premuroso, un padre esemplare ed un amante speciale che non le avevo mai mancato di rispetto. Quasi aveste ascoltato i miei perché, mi disse anche che, e non l’aveva mai fatto, quella sera, si era tolta la vera perché era larga e aveva paura di perderla mentre ballava, e che se fosse successo, si sarebbe sentita mortificata. Che quello era il segno di una promessa, alla quale, lei, non aveva mantenuto. Erano tutte le risposte a quelle domande che mi erano venute in mente. Cercai ancora di parlare, ma sempre le stesse dita mi ...
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