I momenti di gioia (terza parte)
Data: 28/02/2018,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: cuckold211
... l'erotismo, per qualcuno forse troppo spinto, ma erotismo nella migliore accezione della parola. Una volta, un amante occasionale la apostrofò "puttana" e lei, con il candore che le è congeniale, gli rispose: sì, hai detto bene, ma solo per mio marito. Sapessi quanto ancora devi maturare per comprendere l'estasi che ci doniamo l'un l'altra e, quando avrai capito, ti auguro di trovare una "puttana" come me, che ti guidi nella gioia dei sensi e non nel loro inferno".
Loredana ci aveva raggiunto, magnifica nella sua totale nudità e disse:
"Cosa confabulate, voi due? Siete i miei amori, o cos'altro?"
Antonio volle a sua volta servirsi del bagno, mentre io, presa mia moglie in braccio, come si fa nel giorno del matrimonio, la portai nella camera da letto, dove l'adagiai per farle proseguire e realizzare le fantasie avute da ragazza sul conto di quello di cui era, allora, innamorata.
Antonio ci raggiunse, mentre le leccavo i deliziosi piedini, introducendo in bocca un dito per volta, e lei mi osservava in quella operazione con gli occhi dell'amore.
"Scusa, Lucio, ma voglio rubartela". Anch'egli la prese in braccio e, mentre le baciava con foga il collo, il viso, le labbra, la depose su un'ampia poltrona presente in camera, dicendole:
"Poggia le tue gambe sui braccioli a lato della poltrona: apriti tutta!"
Loredana eseguì alla lettera; Antonio le si inginocchiò di fronte e stette a scrutarle quella parte più intima e segreta in mezzo alle cosce. Ne aspirò il ...
... profumo che emanava e la vista di quel nido d'amore, la pelle vellutata di quelle cosce candide, il turgore delle labbra del sesso ipereccitato, gli fecero perdere ogni ritegno. Si tuffò con la lingua in quell'antro e lo percorse in lungo ed in largo, assaporandone gli umori copiosi prodotti. Contemporaneamente faceva scorrere le dita nell'intimità di quella femminilità offerta, e Loredana collaborava al piacere che dava e gliene derivava, sollevando ancor più le gambe, così da offrire anche l'altra sua intimità, nascosta tra i glutei, cui Antonio si aggrappò, ricoprendo di baci ogni lembo di pelle a portata di labbra e lingua.
I sospiri profondi di mia moglie attestavano il piacere che montava sempre più in lei e, nel contempo, quella visione mi trasmetteva emozioni tali da non consentirmi più di restare solo a guardare.
Mi avvicinai a lei e presi a baciarla in bocca da dietro, poi, avendo davanti agli occhi i suoi piedini svettanti in alto, ripresi a leccarli tirandoli verso di me e conseguentemente costringendola ad offrire ancor più, all'avida bocca di Antonio, il suo fondo schiena.
Questi decise che poteva smettere con i preliminari, cosicché riprese mia moglie e la riportò sul letto; la penetrò di colpo, con durezza, e cominciò a possederla sfrenatamente.
Il martellamento durò a lungo: Antonio entrava ed usciva da lei con un piacere sempre più prepotente e senza curarsi d'altro. Si mise le sue cosce sulle spalle per penetrarla più a fondo ed infierire ancor ...