1. Amid dell'autolavaggio


    Data: 28/02/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: chupar

    ... sedile e sentenziò - “E’ sborra! Questa è sborra! È tua?”
    
    - “Scusa, ma per te che cambia?!” – gli risposi come un deficiente arrapato.
    
    Quello con lentezza mi tastò il culo, rassicurandomi. Certe cose le capiva. Nella sua cultura le donne dovevano arrivare vergini al matrimonio e così loro si dilettavano con il buco del culo, anche tra amici.
    
    - “Tu hai un culo da femmina…difficile trovare uno così senza peli nei maschi. Tu fai la femmina, allora? Racconta bene da quanto tempo…” – chiese con tono persuasivo, stringendomi per la vita.
    
    - “Io... io... Oh, ma per chi mi hai preso? Stai scherzando?”
    
    E lui mi prese la mano e se la poggiò sull’attrezzo che, semiduro, premeva nel pantalone da lavoro.
    
    - “Continua…Non ti devi vergognare.” - m’incitò – “Siamo uomini, no? Io lo facevo con mio cugino prima di venire in Italia.”
    
    - “Mio cognato mi ha fatto fare delle cose…” - risposi a bassa voce.
    
    - “Ah, lo conosco. Lui è molto bello, veramente. Ma hai fatto sesso completo con lui?” - mi chiese con un’occhiata maliziosa.
    
    - “No… dai… abbiamo solo scherzato tra noi…” - balbettai.
    
    Ma non riuscivo a pensare, perché sentivo il suo cazzo nella mia mano che non potevo trattenermi dal muovere, sentendo la sua erezione.
    
    - “Allora non ti scopa come una donna, vero…? Che fai? Lo succhi…gli fai pompe, insomma…?” - mi sussurrò con le labbra attaccate al mio orecchio e girandomi di spalle.
    
    - “ Solo a lui…?”
    
    Incalzato a quel modo, confermai i suoi sospetti.
    
    Amid, ...
    ... ormai eccitatissimo, cominciò a muoversi avanti e indietro, strusciandosi il bacino contro il mio sedere: “Lui è stupido se non ti tratta come una femmina!”
    
    - “ Ti piacciono anche gli uomini?”
    
    - “No… non mi piacciono se non pagano.”
    
    - “Ma tuo cugino, allora?”
    
    - “Me lo inculavo a quattordici anni…e lui dodici più o meno.”
    
    - “E poi?”
    
    - “Poi sono arrivato qua. Io qui in Italia scopo…scopo…scopo. Tutti vogliono il mio cazzo: donne…vecchie… A me piacciono le donne. All’inizio ho accettato l’invito di quello lì in fondo. Il mio capo che lavora con me e che cercava uno che si scopava la moglie italiana. Sono andato a casa sua e, dopo aver fatto con sua moglie insieme a lui, tutto…pompini, culo, doppia penetrazione e cose così….mi ha chiesto se ero disponibile a inculare lui. Io ho detto di no…”
    
    Intanto le sue grandi mani procedevano sul mio corpo, accarezzandomi le gambe, i glutei, la pancia e il petto.
    
    - “...Ma tu non sembri proprio un maschietto. Sei molto carina…” - mi sussurrò, stringendomi con una presa forte e tirando verso il basso i miei pantaloncini.
    
    A cazzo duro nei pantaloni si spostò da me. Stringendosi il pacco tra le mani, fischiò forte e fece capire al suo collega, relativamente distante, le sue intenzioni. Quello, evidentemente abituato, gli fece cenno con il pollice in alto che avrebbe pensato lui a finire di pulire l’auto che stava curando prima del mio arrivo.
    
    Mise un gettone nell’apparecchiatura e, prima che i rulli partissero, mi ...