1. Vizi di famiglia


    Data: 01/03/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: Foro_Romano

    ... tanto sopra.
    
    Arrivato il giorno fatidico, mi feci una doccia ed una pulizia meticolose, pulendomi per bene fuori e… dentro. Mi misi la mia migliore biancheria intima per fare la mia porca figura (la mia più porca, naturalmente) e m’improfumai come una baldracca (pour homme s’intende). Ci incontrammo in una piazzola della superstrada. Lo riconobbi subito alla guida del suo suv che mi aveva descritto (non c’era nessun altro, come potevo sbagliare!) ma, dall’esterno, non riuscii a vedere chi gli era seduto accanto. Scesi dalla mia utilitaria, mi avvicinai e lui mi sorrise dal finestrino, facendomi il gesto di salire dietro. Sulle foto era serio e dava l’impressione di essere solo un maschio truce e violento, ma quel sorriso mostrò un altro suo aspetto non meno piacevole. Salii a bordo e mi sembrò subito che l’aria fosse satura di testosterone. Visto dal vivo la sua virilità era più che confermata.
    
    Ci presentammo. Lui Bruno mentre l’altro Nicolas. Questo era giovanissimo, mingherlino ma molto grazioso, dolce, un bel bocconcino insomma. Non era effeminato, sia chiaro, ma era l’antitesi della mascolinità pura del “bonazzo”. Mi coprirono di complimenti dicendomi di essere proprio quello adatto per realizzare la loro idea.
    
    “Beh, che aspettate. Ditemi che cosa c’è di tanto misterioso che non potevate dirmi in chat”.
    
    “Ecco la questione è questa”, esordì Bruno. “Lui è molto giovane ma non così come sembra. Ha da poco compiuto 18 anni e da molto tempo mi ha confessato di ...
    ... sentirsi decisamente passivo e che vorrebbe essere scopato”. Quello abbassò la testa e arrossì leggermente.
    
    “E’ ancora vergine? Beh, perché non l’hai fatto tu? Guarda quanto è carino! Come fa a non piacerti?”.
    
    Il ragazzo sorrise al mio complimento e biascicò un “Grazie”.
    
    “Innanzitutto ho voluto che prima diventasse maggiorenne e che mi confermasse questo suo desiderio. Gli ho spiegato che la prima volta è doloroso e il mio cazzo, grosso com’è, non avrebbe fatto che peggiorare la situazione. Abbiamo visto che il tuo è consistente ma nella media e, se sai essere delicato, potresti fargli ‘il servizietto’ senza traumi”.
    
    Accidenti, mi si offriva di sverginare quel bel ragazzetto su un piatto d’argento. Che potevo chiedere di più?
    
    “Poi, naturalmente, potrei ripagarti del favore scopandomi quel tuo bel culetto peloso”.
    
    Ecco, c’era quel qualcosa di più interessante!
    
    “Ohhh, siii. E’ un programma eccezionale! Però con me non usare la delicatezza che userò con lui. Io sono già bello aperto e voglio essere aperto ancora di più”.
    
    “Puoi starne certo. Ti farò camminare a gambe larghe per almeno un mese”. Scoppiammo tutti a ridere.
    
    “Devi sapere ancora un’altra cosa: Nicolas è mio figlio”. Silenzio.
    
    Rimasi un po’ sconcertato ma non più di tanto. Un attimo e poi “Beh, che aspetti? Accendi ‘sto monumento e andiamo a casa che abbiamo molto da fare”.
    
    Inutile dire che ci spogliammo in un attimo e fummo sul letto tutti nudi in men che non si dica. Sdraiati uno accanto ...