Ballando il tango XVI
Data: 03/09/2017,
Categorie:
Sentimentali
Autore: Alba17, Fonte: EroticiRacconti
... indovinata. Ridi di nuovo, ma ti interrompi appena mi vedi dispiaciuta e sofferente. Ti alzi in piedi. Mi baci dolcemente. “Scusa piccola. Vai avanti.” Ti siedi sul divano. Il mio cuore ricomincia a battere forte. Inizio timida, ma la voce man mano esplode. Accarezzo le parole con la lingua. La timidezza lascia posto alla passione. Passione per ciò che mi trasmetti, passione con la quale ti amo, passione con la quale mi dedico a te, tutto ciò che mi provochi è in queste righe. Stavolta non interrompi. Ti guardo mentre leggo. Intanto questa poesia l’avrò letta mille volte e quindi la so quasi a memoria. “Ti amo! Sospiro. Amo vedere in te il mio riflesso. Amo come mi fai sentire. Mi fai sentire tramonto. Quell'attimo sospeso tra il buio e la luce, che dura proprio solo un po'. Amo perdermi nell'oscurità della notte mentre la paura mi pervade senza scampo. Vederti come l'ancora di salvezza, l'unica a cui aggrapparmi...” -Man mano che proseguo, vedo lo stupore nei tuoi occhi. La mia voce da dolce e romantica, passa al sentimento di insicurezza che mi trasmetti. Diventa docile e accondiscendente, come tu mi vuoi. Diventa una supplica- “Ti giri. Trattengo il respiro. Mi fai stare in balia dei miei timori. Cosa mi farai? Mi butterai nel più profondo degli abissi o mi guiderai verso la luce dell'alba del nuovo giorno? Ti prego, stai con me. Aspettiamola insieme.” -Per trasformarsi in succube realtà delle mie eterne insicurezze che trova pace solo con te vicino. E mentre leggo non ...
... tolgo mai lo sguardo dal tuo. Non voglio perdere la tua espressione stupita- “Demone tentatore, custode dei miei segreti inconfessabili. Mi tocchi. Vacillo. Brividi nel corpo che mi fanno tremare. Non andare. Sto per cadere. Dammi la mano e tienimi su, in questo filo tessuto dai ragni dei miei incubi. Sei onnipotente. Finché sto con te, nulla mi può accadere. Stammi vicina. Non abbandonarmi. Fai l'amore con me. " - Voce che man mano si trasforma in eterno tormento. In pura dedizione per te che sei così imprevedibile, così instabile. Per te che il momento prima sei la quiete e un attimo dopo la tempesta in piena estate. “Non puoi? Non vuoi? Perché ti rifiuti? Vuoi vedermi accendere? Vuoi vedermi bruciare? Nel fuoco dei tuoi baci, ardenti come braci? Li vedi i miei occhi che brillano febbrili? Ti stanno pregando: Prendimi. Sazia la tua voglia di me, affonda i denti nella mia carne. Mordimi. Fammi sentire dolore. Solo nel dolore da te procuratomi mi sento viva. Guardami negli occhi mentre in me affondi. Spingi con forza mentre soccombo. Succhia la linfa che mi percorre. Prendi la mia anima. E' tua. " -voce che un attimo dopo si trasforma in passione crescente, bruciante. Voce potente che trasmette con forza tutto ciò che provo. Ora ti vedo. Hai gli occhi dilatati. Respiro per alzare la voce ancora più forte, perché finalmente vedo che il mio obbiettivo è stato raggiunto. Ti ho sorpreso con una “stupida” poesia. " Non torturarmi, ma baciami. Mordimi. Prendimi... Approfittane della ...