la direttrice
Data: 02/03/2018,
Categorie:
Lesbo
Autore: gioialunavera, Fonte: RaccontiMilu
... fare con la lingua. Non sono lesbica, ma ho avuto esperienze saffiche, e mi hanno sempre divertita. Amo così tanto il sesso, che riesco a goderne anche quando è fatto con una donna. La fica di madame Danielle era bella, rosa chiaro, così diversa dalla mia, molto grande e carnosa, con tanto umore liquidissimo che mi impiastricciava le labbra. Scoprii anche che il biondo dei suoi capelli era finto: la mia direttrice era castana, aveva peli radi, sottili, ma una voglia pazzesca di essere sbattuta ben bene.L�accontentai. Lei voleva essere solo leccata, mai io la feci godere da matti. La sditalinai abilmente, come avevo imparato a fare così bene: le stuzzicavo il clitoride con il pollice, mentre con il medio piegato andavo in fondo e le toccavo il punto G, e intanto la leccavo, sempre più intensamente, sempre più a fondo. Lei godette due volte, bagnando abbondantemente la scrivania. Avrei voluto continuare, perché il gioco era fantastico e la fica di madame Danielle saporita, ma era tardissimo. Alle 9,35, lei si alzò, si ricompose. La osservai. Aveva gli occhi lucidi e il respirò un po� affannoso, ma nulla nel suo maquillage perfetto si ...
... era rovinato. Si precipitò verso la porta del negozio e aprì. Io ero nel retro dell�ufficio, mentre le altre ragazze entravano. Cercai disperatamente di ricompormi prima che mi vedessero, ma entrarono in ufficio e il mio volto arrossato, la giacca poggiata ancora sulla sedia, le scarpe sulla scrivani,, mi tradirono. Si misero a ridere quando mi videro. �Ti ha fatto il giochino delle pietre preziose, vero? Il primo giorno lo fa con tutte�, disse una bella ragazza bionda porgendomi la mano. E continuò: �Io sono Rosie, ciao�.Dopo di lei si presentarono anche Fanny e Silvye. Gentili, amichevoli, mi spiegarono che madame Ateuil era una donna gioviale, una splendida direttrice, ma lesbica fino alla malattia, e che spesso le costringeva a fare cose imbarazzanti, in negozio. Io mi misi a ridere e dissi che per imbarazzare me� ce ne voleva!Ridemmo tutte, poi ci dirigemmo ognuna al suo posto. Mentre andavo verso la vetrina dell�argenteria, madame Danielle mi si avvicinò e mi bisbigliò nell�orecchio: �Sei stata deliziosa. Brava. Nella pausa pranzo ti faccio firmare il contratto�.Le sorrisi ed andai incontro sorridente alla mia prima cliente.