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Parco del sole
Data: 02/03/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: Romalaquila
Parco del Sole Non sono ancora per niente audace nei confronti del sesso gay, e spesso mi sale una voglia che sono costretto a placare sparandomi seghe lunghissime che terminano con schizzate che mi imbrattano il viso. Certe volte però non ci si può semplicemente masturbare, certe volte non basta perché si vuole di più, certe volte non si vole godere di cazzo ma di culo. Ad aggravare la situazione è la completa assenza di posti in cui praticare il cruising a l'Aquila e quindi un pomeriggio di un annetto di anni fa mi ritrovai a cazzo duro all'università per colpa delle chat sulle quali giravo e dei ragazzi che mandavano le foto dei loro cazzi duri mentre ero a lezione. Mi ritrovai come al solito con il pisello di marmo nei jeans e pensai di farmi una sega veloce nei bagni, quando un messaggio su romeo mi fermò: "Ciao bello, sono di passaggio a l'Aquila e cerco divertimento". Aveva allegato anche un paio di foto e l'età era intorno ai 27 se non ricordo male. Era un bel ragazzo, fisico leggermente atletico e un bel pisello tra le gambe a quanto sembrava dalle immagini, e il fatto che fosse di passaggio mi spronò a non scappare. Risposi quindi come al solito mandando foto e presentandomi. Ricevetti qualche complimento per il culo e iniziammo a scambiare due parole. Intanto le lezioni erano finite e continuai a chattare con il tipo per tutto il tragitto fino a quando arrivai a casa. Era a l'Aquila per lavoro e si sarebbe fermato solo per un paio di giorni, e ...
... fortunatamente si trovava nei pressi del centro, vicino casa mia. Purtroppo non posso ospitare visto che vivo con altri studenti essendo fuori sede, ma per lui questo non sembrava un problema: "Se ti va ci possiamo vedere al Parco del Sole". "Ma non è pericoloso?" è un parco abbastanza piccolo e trafficato, non adatto per il bauttage. "Un posto isolato si trova" rispose lui. Presi quindi un po' di coraggio e accettai di incontrarci li tra un oretta. A quel punto mi fece una richiesta che sembrava più una condizione: "Vestiti in tuta, felpa e scarpe da ginnastica". Quindi da inesperto che prova a fare il maiale risposi per provocarlo: "Senza mutande?". "Ovviamente" concluse lui. E poi mi indicò dove si sarebbe fatto trovare. Quell'ultima conversazione mi fece arrapare ancora di più. Mi continuavo a massaggiare il cazzo mentre chattavo con lui ma non volevo masturbarmi per non perdere l'eccitazione. Non avevo mai scopato all'aperto, e pensare di farlo con un ragazzo imboscati in un parco ben trafficato era troppo arrapante. Mi ricordava quasi il cruising che tanto praticavo a Roma. Mi precipitai al bagno e mi iniziai a preparare: avevo letto da qualche parte che per evitare spiacevoli situazioni, il passivo poteva pulirsi internamene con una pompetta anale e fortunatamente, in previsione di una scopata che poi non si è rivelata molto lontana, ne comprai una qualche settimana prima e che utilizzai quel giorno. La sensazione non era molto piacevole come descrivevano ...