Parco del sole - Racconti Erotici

Parco del sole

... ritmicamente ogni volta che lo sentivo sbattere contro il mio culo. Poi esplodemmo entrambi in una silenziosa sborrata: mi mise una mano davanti la bocca per evitare che qualcuno sentisse i miei versi mentre lui si tappò la sua con la mia schiena, affondando la testa tra le mie scapole. La mano che mi segava si riempì di sborra, che con non so quanti schizzi aveva imbrattato anche l'albero al quale mi stavo appoggiando; nel frattempo sentivo il suo cazzo pulsare nel mio culo e riversare tutto il suo succo bianco nel preservativo che ormai conteneva a stento quella verga. Rimanemmo così per qualche secondo, ma poi uscì senza preavviso dalle mie chiappe, lasciando un vuoto che avrei colmato nuovamente chissà quando.

Ci ripulimmo imitando gli amanti che avevano inquinato prima di noi quell'anfratto e dopo esserci rivestiti ci ringraziammo per la bella scopata all'aria aperta.

Mentre mi allontanavo con il cazzo ancora barzotto nei pantaloni mi accorsi di essermi macchiato la tuta bianca. "Fortuna che è bianco su bianco" pensai..