1. Incesti familiari


    Data: 02/03/2018, Categorie: Incesti Etero Sesso di Gruppo Autore: cd1948, Fonte: RaccontiMilu

    ... masturbando, vero porcellino� mi chiese, sempre guardando il mio uccello.-�Si, zia� risposi.-�Ed a cosa pensi per eccitarti ?�-�A te, zia� risposi, diventando se possibile ancora più rosso.Diventò rossa pure lei, ma prima lo toccò, lo accarezzò con un dito. Io tolsi la mia mano e lei serrò le sue dita attorno alla mia asta. Iniziò a farmi una sega lenta.-�Oh, che bell'uccellone che hai�, disse, �Ti piace come lo tocca la zia ?�-�Ah, sììììììì, zia, mi fai morire�.Ad un certo punto mi sentii venire. Anche lei lo capì e svelta si abbassò e lo prese in bocca, lo succhiò ed io venni con dei getti abbondanti nella sua gola. Lei ingoiò tutto, poi mi leccò il cazzo per bene, lasciandolo ben pulito ma ancora duro.Poi, parve riscuotersi. Si alzò di scatto e mi fissò.-�Sono stata debole, questo non dovrà ripetersi mai più� esclamò e, voltandosi di scatto corse via dalla mia camera, quasi scappando e lasciando la porta aperta. Ero ancora lì, sconvolto, quando entrò mia cugina. Al vedere la mia asta ritta, spalancò la bocca.-�Mamma mia, Piero, che roba, nasconditi�-�E perch&egrave, risposi, sono nella mia stanza. Tu, piuttosto, che ci fai qui ?�-�Ho sentito dei rumori ed ho visto la mamma correre via dalla tua stanza. Cose la hai fatto ?�-�Nulla, abbiamo solo parlato�.-�Ma va, aveva la faccia strana� disse, venendo a sedersi al fianco a me.-�Si sarà spaventata dal mio cazzo� esclamai, �e tu fatti i cazzi tuoi�.-�Oh, vorrei che questo bel cazzone, fosse mio, se &egrave per quello�.-�Lo ...
    ... vuoi ? Se vuoi, puoi prenderlo in bocca� le dissi, �però per farlo ti devi prima spogliare�In quello sentimmo mia zia che la chiamava e lei corse via, chiudendo bene la porta, questa volta.Nei giorni seguenti pensai molto a quanto era successo. Erano anni che mia zia non doveva aver avuto alcuna relazione. Dopo l'errore giovanile, il matrimonio di riparazione fallito, non doveva aver avuto molti rapporti, divisa com'era fra la figlia ed il lavoro. E la vista di me nudo con il membro in mano doveva aver risvegliato sensazioni sopite.La domenica seguente, al mattino, la udii alzarsi per andare a preparare la colazione, come faceva di solito. Mi alzai di scatto, nudo, e la seguii silenziosamente. Arrivai sulla soglia della cucina. Lei stava lì, in camicia da notte, una abbastanza corta, senza reggiseno, le sue belle tette morbide che si muovevano libere. A me venne subito duro come il marmo e decisi di osare il tutto per il tutto.Allora silenziosamente, la raggiunsi, la abbracciai da dietro, prendendole in mano le tette, appoggiandole il mio pacco sul culo ed iniziai a baciarla sul collo, mentre con il mio peso la tenevo immobilizzata contro il bancone della cucina.-�Ma cosa fai, lasciami subito� disse, seccata, tentando di levare le mie mani dalle sue tette, �quello che &egrave successo l'altro giorno non si deve ripetere�.-�No, zia, si deve ripetere, perch&egrave ho capito che ti manca un uomo�, dissi a mia volta, strusciando il cazzo sul suo bel sedere rotondo. Era bello sodo, ...