1. Jus primae noctis


    Data: 04/03/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Incesti Autore: Guzzon59, Fonte: RaccontiMilu

    ... colpito il vostro figliolo e me ne rammarico! Che cosa potrei fare per alleviarvi le pene?�Nulla purtroppo mio signore! Il passato non si può più cambiare! La tragedia rimane!Mastro Artemio Pellecane era un uomo molto ricco. Un membro autorevole della nuova borghesia. Oltre alle officine di maniscalco era proprietario di molti appezzamenti di terreno, che la sua potente famiglia aveva ricevuto in concessione dai precedenti Conti, di cui parte del raccolto, finiva nei magazzini della Contea.�Ecco mio signore! Sono qui ad esprimere il mio disappunto circa l�usanza dello jus primae noctis! Ormai tanti regni lo hanno abrogato, ritenendolo giustamente usanza barbara!�Mastro Artemio Pellecane osate dunque contraddire le usanze del vostro sovrano?Il carattere burbero del Conte era cosa ormai risaputa. Era anche risaputo che fosse un uomo privo di scrupoli e impregnato dai vizi della carne. Si era circondato di molte cortigiane, giovani ragazze sottratte a famiglie umili, anche con la forza.La sua perversione veniva rappresentata anche nelle commedie improvvisate nelle osterie. Nelle quali il suo personaggio era interpretato da un attore vestito con la pelle di un caprone, a simboleggiare la lussuria e il peccato di cui si diceva fosse invasato.�Mio signore la supplico, è un padre ferito nell�orgoglio che le sta parlando! Sono tanti i sudditi che la pensano come me! Il gesto di Mastro Livio Cortelli sarà emulato!Il Conte rimase insensibile davanti a quelle implorazioni, anzi reagì da ...
    ... vero despota che non ammetteva critiche al suo operato.�Guardie! A me! Tu marrano! Come hai osato offendermi così! Non ho intenzioni di aumentarti le pene di cui sei già sofferente! Per questo ti invito a lasciare subito il palazzo!�Signor Conte si metta nei panni dei genitori che devono subire questo trattamento primitivo!Il conte non era uno sprovveduto, ci teneva a mantenere i privilegi del suo rango, ma non voleva neanche infierire sul maniscalco, persona importante che contribuiva attivamente ad arricchire il regno. Quindi decise di cacciarlo dalla corte con la forza.�Basta! Non voglio più ascoltarvi! Guardieeeeeeeeee a me! scortatelo fuori dal palazzo!I soldati accorsi afferrarono le spalle di Mastro Artemio Pellecane, e, sollevandolo da terra, lo trascinarono con forza fuori della sala del trono.Il conte Ferdinando rimase molto scosso dalle parole pronunciate da Mastro Artemio Pellecane. Stava seduto sul trono, meditando con il mento appoggiato su una mano. Sembrava in piena contemplazione mistica. Poi il suo sguardo muta, un sorriso beffardo comparve sulle labbra.La sua follia maniacale aveva prodotto un pensiero inaudito, ma a lui geniale.�Quel Marrano! Cialtrone! Io dovrei mettermi nei panni dei genitori! Ebbene, così sia! mi ci metto! Gran Siniscalco!Il servitore accorse trafilato:�Si mio signore!�Scriva! Io Conte Ferdinando Francesco di Frascalonga, Principe di Gerusalemme, Cavaliere del Santo Sepolcro, per il potere conferitomi da nostro Signore, dispongo che lo ...
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