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SAFARI - Roberta
Data: 04/03/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: share3000
... sterpaglie, si era mossa fluida e silente fra i fusti degli alberi e gli arbusti, aggirandolo. Ed ora lo puntava accovacciata sopra ad un grosso ceppo segato, mentre il vento ne sfiorava il corpo perfetto e gli scompigliava il corto caschetto di capelli neri. Aveva la pelle abbronzata e poggiava leggera sul legno, ritta sulle le punte dei piedi e delle mani, con le ginocchia larghe ai lati del busto e le fossette di venere ben in evidenza sopra le natiche. Seno generoso, vita sottile e gambe da paura ne completavano la fisionomia. Il sole che filtrava tra gli aghi di pino gli disegnava addosso un intricata maglia di ombre mentre lei se ne stava impassibile e tesa come una tigre che spia la propria preda prima dell'agguato.Il suo nome, era quello di un�assassina spietata e crudele. La donna si chiamava Roberta.Bella come una dea, ma cinica, violenta e matta da legare, si era macchiata di atti atroci per assecondare le sue folli pulsioni misandriche e la sua sete di dominio. Oggi si stava dando alla caccia grossa.Roberta ad un tratto si mosse e senza produrre alcun suono e scivolò giu' dalla base recisa del tronco con movenze feline. I suoi affusolati piedini affondarono nel letto di aghi di pino e cominciò ad avanzare accovacciata verso Abdou.Il ragazzo sentiva la gola bruciare dal caldo e dall'affanno. Doveva assolutamente trovare un punto dove bere qualcosa. Riflettendoci, avrebbe pure potuto tentare di superare quella zona semplicemente correndo infischiandosene della ...
... ragazza. In fondo era pur sempre una donna.Anche se si incrociavano di nuovo di sicuro gli sarebbe bastato semplicemente cominciare a scappare a passo veloce ed in breve l'avrebbe seminata. Per quanto poteva tenere il suo ritmo senza ritrovarsi sfinita dallo sforzo? Non per molto di certo. Abdou si diede una rude manata sul lato della lucida coscia destra, cercando di allontanare un insetto che aveva preso a ronzargli intorno. Si piegò davanti e avanzò con le ginocchia nel terreno gattoni fino a sbucare di poco dall'ombrello degli arbusti, proteggendo con una mano il grosso sesso che veniva irritato di continuo dagli steli d'erba. Si alzo di poco sulle gambe, per controllare meglio la situazione.Sembrava proprio che fosse riuscito a seminare per bene la sua inseguitrice.Roberta si trovava oramani a meno di dieci metri dai cespugli al centro della radura. Era nascostacompletamente dalle sterpi e avanzava di soppiatto a quattro zampe, fendendo la giungla di stelicon gesti delicati ma sicuri, che non provocavano alcun fastidio ne' a lei ne' alla quiete che l'avvolgeva. Aveva calcolato con cura la traiettoria da seguire per strisciare silenziosa alle spalle dell'uomo, e la sua bella faccia tonda si accigliò per un istante quando la testa di Abdou spuntò dalla vegetazione leggermente piu a destra di dove si trovava quando aveva cominciato la manovra. Evidentemente aveva deciso di cambiare zona. Lei non l'avrebbe permesso. Protese il braccio in avanti scostando con mosse calcolate ...