Diario di Hélène - Capodanno a Roma
Data: 17/04/2023,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Tue Racconti
Autore: helene89@mail.com, Fonte: RaccontiErotici-Club
... incredibilmente ritorto e caldo, benché fosse ancora morbido lungo tutta quanta la sua impressionante estensione; egli teneva solamente una mano aperta dietro alla nuca di Hélène, mentre con l’altra si toglieva la giacca.
“Lo vedi che quando vuoi sei brava” ripeté, mentre intanto si sfilava via la cravatta, seguita poi anche dalla camicia.
Hélène non riusciva più a capire che cosa mai le stesse accadendo, mentre muovendosi sulle ginocchia, con il corpo e con le spalle, continuava imperterrita a donargli il piacere, vedendolo così accrescersi e gonfiarsi in modo incredibile.
Fu afferrata da Samir per un braccio, invitandola ad alzarsi; poi la trascinò lentamente verso la poltrona disposta di lato, camminando a piccoli passi, con i pantaloni eleganti completamente scesi. Le ordinò di inginocchiarsi di spalle, mentre brandiva il proprio stesso membro che oscillava.
“Adesso bambinona… appoggiati allo schienale”, le disse; la paffutella giornalista comprese che aveva intenzione di sodomizzarla, e si rifiutò di obbedirgli, rimanendo in piedi con le stesse spalle, e tutto il sederone afflitto verso di lui.
Quegli allora le impose nuovamente il palmo aperto sulle natiche scoperte, sentendola tremare in modo penoso; che cosa affollava la testa di Hélène in quel momento? Il suo uomo pensò di metterla alla prova e di giocare con lei.
“Vuoi prenderle di nuovo vero?” le disse, e tirandole i capelli con la mano sinistra, aprì il braccio mostrandole l’altra mano aperta, come se ...
... intendesse batterla per davvero. Hélène sentì un brivido inaudito lungo tutta la schiena, non voleva che quello accadesse. Ma oramai lui assaporava il gusto di farlo, ed allora irridendola in modo orrendo, le rovesciò un nuovo sculaccione su quel sederone sfatto: facendolo schioccare per una volta ancora, tutto quanto flaccido e molle.
Hélène urlò, era stato molto forte, e si sentì lentamente sprofondare; obbedì e subito montò a carponi sopra alla poltrona, con fatica, aggrappandosi poi allo schienale mentre il suo uomo si toglieva i pantaloni di dosso, restando così completamente nudo in piedi alle sue spalle.
A quel punto le afferrò le mutandine da dietro, abbassandole con un solo gesto, lasciandole lì che penzolavano pochi centimetri sotto l’inguine morbido e delicato di lei; era già completamente bagnata e Samir se ne rese perfettamente conto: s’era tremendamente eccitata pur non volendolo.
“Ma io preferisco questo” aggiunse lui, avvicinando la punta rotonda ed umida del pene ai glutei arrossati e caldi che si stagliavano dinanzi al suo sguardo; si inumidì una mano con la lingua, e schiudendole il sedere in modo delicato per non causarle dolore, la dilatò proprio lì nel mezzo.
Hélène avrebbe voluto implorarlo di non farle del male, di non sodomizzarla una volta ancora; ma temeva che a quel punto le conseguenze potessero divenire per lei persino peggiori: non voleva affatto arrivare al punto di venire battuta sul serio proprio dal suo uomo. Non avrebbe mai più potuto ...