Diario di Hélène - Capodanno a Roma
Data: 17/04/2023,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Tue Racconti
Autore: helene89@mail.com, Fonte: RaccontiErotici-Club
... perduto la sua verginità, tredici anni addietro, ad opera di un cuoco romeno di nome Adrian più grande di lei. Sapeva anche che costui era poi successivamente scomparso dalla sua vita; ed Hélène lo aveva da sempre bollato come una terribile ingenuità, uno degli errori più imperdonabili.
Aveva trascorso un anno a Roma per studiare legge, ma non aveva ottenuto nulla di buono: quell’esperienza si era rivelata un autentico disastro, archiviata con grandi rammarico e delusione a distanza di pochi mesi; aveva perduto la sua verginità, ma di contro nello studio le cose non erano andate bene: non aveva superato alcun esame.
Benché conservasse di lui un ricordo del tutto sgradevole, Hélène non aveva saputo resistere alla stupidissima tentazione che prima o poi travolge tutte quante le donne: quella di ricercare il primo fidanzato su internet a distanza di tanto tempo; ma con moderato rammarico, non aveva ritrovato né lui né altri suoi colleghi che potessero indirizzarla.
Non ricordava il cognome di coloro con cui aveva lavorato per qualche mese, in quel posto squallido ove ella s’era prestata a sgobbare come giovane cameriera, per potersi permettere di pagare l’affitto di casa; ed Adrian era stato infine addirittura licenziato brutalmente dal proprietario del locale, a seguito del furto di una somma di denaro; ma anche questo ovviamente Samir non poteva saperlo, non aveva alcuna idea che si trattasse perfino di un delinquente.
Il proprietario del locale invece si chiamava ...
... Mariano, e sarebbe stato oramai molto più che settantenne: Hélène lo ricordava ancora bene, decisamente troppo bene.
In tutti quegli anni, benché avesse studiato l’italiano e avesse poi visitato anche Milano e Venezia in compagnia di una sua amica, ella non aveva mai nemmeno lontanamente ipotizzato, di poter ritornare un giorno a Roma; il ricordo di quella città era rimasto legato a quelle persone e a quegli episodi che nessuno avrebbe mai dovuto conoscere: si imbarazzava solamente a ripensarci.
Quando Samir le illustrò per la prima volta l’inattesa eventualità, durante un dopocena al bistrot, lei reagì subito in maniera piccata e reticente; era stata troppo a lungo in quella città per desiderare di potervi ritornare. Lui insistette e le propose di soggiornare in un albergo di lusso situato in pieno centro; non poteva nemmeno immaginare, quante e quali emozioni affollassero la testa di Hélène.
Egli proseguì parlandone per diversi giorni: non capiva come mai lei avesse tanto timore di ritornare in quella che egli riteneva essere una delle città più belle e romantiche del mondo; ma finalmente una sera di sabato, dopo averle donato il piacere, ammorbidendola con dolcezza ed addomesticandola con le sue solite maniere di sempre, egli la convinse: mostrandole alcune fotografie della loro camera d’albergo, le grandi vetrate da cui si intravedeva il panorama con la grande cupola sullo sfondo.
Tre notti sarebbero bastate, dal ventinove di dicembre al primo di gennaio, per scoperchiare ...