La Vampirona
Data: 05/03/2018,
Categorie:
Etero
Autore: Crooky
... le spinte violente delle penetrazioni. Le piace da morire essere chiavata in quel modo irriguardoso e brutale da un adolescente di 18 anni; e poi lo stanno facendo nella cucina di casa sua, a pochi metri da suo marito e da suo figlio. Geme forte. Sa che Totore, seppure dovesse udire qualcosa, non si alzerebbe mai dal letto per venire a verificare l’origine di quei lamenti. Suo figlio Pippotto, invece, ha le cuffie con le canzoni di Ramazzotti e si è ritirato, ormai da tempo, in un luogo imprecisato lontano da ogni cosa. Geme ancora più forte. Immagina per un attimo di essere scoperta: vagheggia di farsi sorprendere dai suoi, adesso, nel momento in cui soddisfa ogni “capriccio”, ogni depravazione della troia che è. E geme più forte, urla quasi. Vorrebbe essere fermata, ma poi manda tutto e tutti affanculo, si lascia andare e viene presa dagli spasmi e dalle contrazioni dell’orgasmo. «Mannaggia a chi t’è “muorto”!» esclama Nando preoccupato che qualcuno, di là, possa aver sentito le grida di Anna Maria e pensa: «Per fortuna che ho chiuso la porta!». Toglie il cazzo dalla fica, molla la presa dai fianchi della donna e fa un passo in dietro. Osserva, per un attimo, il colore paonazzo dello “scapocchio” del glande elevarsi di fronte alla faccia sorridente di Bud Spencer stampata sulla sua maglietta. Si accorge che Anna Maria si è girata. Ha ancora le mani aggrappate al toro del piano di lavoro in pietra della cucina ed è dritta, di fronte a lui, in un atteggiamento insieme ...
... allusivo e di sfida. Con le braccia arretrate rispetto al busto spinge in fuori i seni, che ora appaiono imponenti, e sembra quasi che i tre bottoni che chiudono il vestito sul davanti possano saltar via a causa di quella eccessiva pressione. Guarda Nando negli occhi e dice: «E che fai mo, perché non vieni? Ti sei stancato già?!». Nando le è subito addosso e, quando fa per baciarla, le labbra di Anna Maria si dischiudono all’istante e la sua lingua guizza a cercare quella del ragazzino. Lei apre ulteriormente la bocca e dimena la testa mentre lecca e bacia; adesso, addirittura, spalanca la mandibola e lo scrocchiare delle giunture le accresce la sensazione di godimento. Otto secondi dopo si separa per un attimo dal suo amante, forse per prendere fiato, spezza un filo di bava che ancora li tiene insieme e gli prende le mani per posarle sui suoi seni, che spinge in fuori il più possibile arcuando il busto; quindi, torna a inzuppare la lingua nella sua bocca. Avverte le dita di Nando aprirsi per poi spremere forte la polpa tenera e abbondante delle mammelle; il cotone leggero del vestito, che ancora la copre, le permette di godere di tutto il vigore di quella “maniata” insistente e nervosa. Decide di smettere di baciarlo, allontana di qualche centimetro Nando da sé e incomincia a sbottonare lentamente il vestito, che immediatamente cede lasciando traboccare due tettone straordinariamente rotonde e gonfie. «Tiè, fatti ‘na bella “zucata” di latte fresco, bello di mammà!» Nando, ...