1. La Vampirona


    Data: 05/03/2018, Categorie: Etero Autore: Crooky

    ... immediatamente, si attacca ai suoi capezzoli e li tocca e li unge con la lingua mentre con le mani preme forte; osserva le grandi aureole scure reagire alle sue pressioni dilatandosi e, mentre le liscia e le carezza con la punta della lingua, si rende conto che lungo la loro circonferenza emergono tanti puntini chiari di grasso, allora, allarga la bocca e la riempie di quel rigoglioso ammasso di carne. «Aahh… così, a mammà, zuca! Zucati ‘ste due zizze di vacca!» dice Anna Maria incitando il suo giovane amante: « Ahh… Maronna del Carmine! Zuca a mammà, zuca!» Nando continua a “carniare” le due opulenti tette. Suppone che Anna Maria sia eccitata anche dalla sua giovane età e dall’idea che lui potrebbe essere suo figlio. Allora s’ impone di sospendere quell’oscena poppata e si allontana di un passo da lei. La vuole osservare, vuole scrutare ancora una volta il suo volto che adesso fa tutt’uno con le due procaci mammelle su cui si eleva. Indaga con attenzione per vedere, trovare, capire fino in fondo quanto è troia la signora Anna Maria Laurino, la Vampirona; la sua vicina di casa e amica del cuore di sua madre. Passa il palmo della mano destra sul glande, come per lucidarlo e le ordina: «Falle balla’ ‘ste tettone, puttana!» Anna Maria, compiaciuta, sorride ed esegue immediatamente l’ordine cominciando, lentamente e sensualmente, a ondeggiare la massa formosa dei suoi seni. Nando, con la mano destra, insiste ossessivamente a toccarsi il cazzo, poi solleva la sinistra e porta ...
    ... l’indice e il medio nella bocca della donna. Lei ciuccia le due dita golosamente, come se non avesse desiderato altro: vorrebbe che la sua lingua fosse più sensibile, vorrebbe che quella bocca, tutt’intera, fosse una fica. E intanto continua a dondolare i fianchi agitando le tette. Nando di fronte a quella scena presagisce che non riuscirà a trattenere l’orgasmo ancora per molto, ordina: «Fatemi il “pesce in mano”, signora!» e Anna Maria, ubbidiente, agguanta il cazzone infiammato dell’adolescente. Con la schiena lievemente piegata, ostinandosi a far oscillare i seni, lo masturba forte con un movimento della mano insieme irrequieto e sicuro; e qui emerge tutta la sua esperienza: questa donna sa esattamente come impugnare un cazzo, con quanta forza stringerlo, fino a che punto distendere il prepuzio e in quali punti indugiare. Nessun’uomo potrebbe resistere a questa prodigiosa manipolazione per più di nove secondi e mezzo, figuriamoci Nando… «Bello, signo’, che “pugnettara” che siete!» e, immediatamente dopo: « Ahh… più forte, più forte, che sto per “sburrare”!» quindi: « Si, così!» e libera l’orgasmo. Lo sbocco è abbondante e i fiotti, corposi, disegnano in aria parabole ampie, prima di disfarsi incocciando il corpo di Anna Maria o abbattendosi sul pavimento. «Uhh… Madonna del Carmine! Che pezzo di cazzo che tieni, Nando! Sburra tutto quanto, a mammà!... Ancora, dài, dài!» Quando Nando lasciò l’abitazione dei Laurino la pendola dell’ ingresso segnava le 12:46. Discese le scale a ...