Creampie (La Torta per la Mamma)
Data: 07/03/2018,
Categorie:
Incesti
Autore: Patrizia V., Fonte: EroticiRacconti
... un reggi nuovo, ma deve averlo lasciato in valigia perché sotto la dolcevita è nuda… Hmmm, che splendore! Rotonde e appuntite, compatte come piacciono a me, e con due capezzolini eccitati e scurissimi puntati conro il cielo e tutti da mordere. Non sono grossi come i miei, ma sono molto simili, non per niente è mia figlia. E’ impossibile trattenermi: li azzanno famelica, succhiando con forza e strappandole un gridolino di sorpresa e di sofferenza inattesa: - Awww… Pat, così me li stacchi! Mi servono, cosa ti credi… - Hmmm… Hai ragione tesoro, non voglio essere egoista. Anche altri dovranno godere di tali gioielli! - Uh, questa è carina. Ma come ti ho detto, qualcuno ha già usufruito di me oggi… Sono un po’, come dire… Usata. - Non importa, non sono gelosa… E non disdegno affatto gli sloppy seconds! Quando finisco di succhiarle le punte, scendo lentamente verso il basso, sbaciucchiandole il pancino piatto e sodo, vellicandole l’ombelico (facendola ridere per il solletico), e scivolando fino a brucare nel suo folto boschetto scurissimo. La Giulia è profumata di suo, come tutte le brune… Ma effettivamente il profumo è più intenso del solito, più acre: si sente che è appena stata con un maschio. - Era un bell’esemplare di maschio, almento? – le chiedo, eccitata mio malgrado all’idea di mia figlia scopata in un cesso pubblico da uno sconosciuto. - Insomma… Sulla ventina, alto, magro. Non mi ricordo già più la faccia, però ce l’aveva piuttosto lungo, e storto come una banana: ...
... durissimo. Sembra che per la Giulia i maschi siano usa-e-getta come per me… Ottimo. Sento il calore delle sue cosce che mi sfiorano le guance mentre m’intrufolo nel suo sesso umido e rovente con la punta della lingua. Lei apre maggiormente le gambe e si schiude la fica con le dita per offrirmi pieno accesso alle sue intimità più recondite. - Sì, leccami – ansima, infoiata – Così… Raccolgo con la lingua il suo nettare dolcissimo e lo bevo con gioia: è buonissimo. Poi scavo dentro di lei, eccitata all’idea di ciò che mi aspetta. - Ah! - geme la ragazzina in fregola, accarezzandomi i capelli mentre le pratico il connilinguo – Aah… Aah… Aahhh! Sbrodola come un rubinetto rotto, la sudiciona. Mi piace, mi piace… Ecco: un sapore improvvisamente diverso, una consistenza più collosa, un gusto più salato… Sperma. Giulia non scherzava: si è davvero fatta sbattere sul vaporetto, e lo stronzo l’ha anche cavalcata a pelo. Meno male che lei prende la pillola. Hmmm… Ce n’è davvero tanto. Il tipo doveva essere giovane, e non aver montato una donna per un po’: più che una pagnotta, nel forno ci ha messo un bel panettone. Divoro la sborra man mano che sgorga fuori dalla vagina stretta della Giulia, che geme di piacere mentre la succhio con forza. Non c’è niente al mondo più appetitoso di una bella fica scopata di fresco e piena di sborra calda… Passerei ore a leccarla come una gatta, succhiando tutti quei sapori intensi e inebrianti, mentre la mia amante incestuosa geme di piacere, contorcendosi ...