1. Midnight - PARTE 1


    Data: 07/03/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: grimreaper101

    ... ciocche bionde della donna incorniciavano un viso candido, non pieno, che si adattava perfettamente al resto del corpo: gambe atletiche che descrivevano delle curve perfette nell'allacciarsi alla schiena di Ethan, spalle sinuose, due seni che tolto ogni vestito rimanevano sodi. Merito forse dei pettorali dell'uomo, che ora sdraiato su di lei la stava carezzando ovunque, ma i capezzoli di Jill erano già turgidi. La passione fra i due non aveva mai accennato a spegnersi, e così il loro amore si effuse subito in una serie di baci spinti, quasi feroci. Lui le baciava il collo, lei passava le mani lungo la sua schiena; lui percepiva le gambe della donna fremere al suo contatto, lei vi si aggrappava; le loro lingue trasmettevano il battito dei cuori, sempre più veloci, mentre il materasso sussultava senza il minimo rumore. Jill sentiva il pene caldo del marito, lo prese in mano mentre lui passava a provocarle i seni con la lingua. Ethan la guardò, e in men che non si dicesse le labbra rosse della donna assaggiavano prima la punta, poi la sua intera potenza. L'uomo prese a tenerle la testa mentre lei succhiava, si sentiva come se le stesse fustigando la gola - gli occhi di Jill, azzurri d'oltremare, erano umidi e sognanti. Quando finalmente non ci fu più nulla da gustare, la donna lo lasciò aprendo le gambe, pronta a continuare. "Ti amo anch'io, Ethan." *** Erano passati i dieci minuti di rito, per cui Koning van Elwe si sedette sul divanetto. Davanti a lui la porta era chiusa, le ...
    ... due guardie del corpo pronte ad entrare. Stranamente, non si sentiva nessun gemito del pakistano, solitamente lamentoso. "Procedete." L'espressione di completo stupore del boss fu indescrivibile, quando i due uomini fecero irruzione nella stanza. Grigia, come al solito, completamente disarredata; il ladro era ancora lì al centro, appeso al soffitto ed agganciato al pavimento, con una ballgag nera fra i denti. Ma il suo corpo, ora ricoperto delle tracce di un rossetto scuro, era completamente illuminato dalla finestra spalancata. E di Sy Straf nemmeno l'ombra. "Cazzo!" Van Elwe tirò un pugno allo stipite, seguendo le due guardie. "La tipa è rimasta furba, non pensavo!" Uno degli uomini scuri chiuse la finestra, con la chiara impronta del passaggio di Sy. "Possiamo fare qualcosa?" "Chiamatemi Konodrug, non so chi altro possa aiutarmi a questo punto." Il boss, frustrato, scacciò i suoi aiutanti. Dopo la cattura del pakistano, la possibilità di avere Sy Straf gli era sembrata una delle occasione più propizie mai ricevute. Prima di ogni altra cosa, catturarla gli avrebbe permesso di controllare la gang rivale. E poi... Aveva ancora impressa l'immagine della donna: non così alta, la pelle meno scura della sua - il tailleur color fumo modellava le sue cosce straripanti e dava risalto a un petto altrimenti non molto vistoso. La sua espressione sagace era dipinta su un volto dai tratti estremi, con quelle labbra pronunciate e il naso ben delineato. L'unico prezzo accettabile per il ...