Un' amicizia particolare (prima parte)
Data: 08/03/2018,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: verpad
... perché anche a lei Marco piaceva. E ci si metteva anche Pietro quando erano in intimità a provocarla:
“Ti immagini se ci fosse anche Marco qui che ti massaggia le tette?” le sussurrava mentre le mani esploravano il suo sesso.
“Chissà come sarebbe avere Marco che ti scopa a pecorina?” diceva mentre lei a quattro zampe gli regalava uno dei suoi magnifici lavoretti con la bocca.
“Dai scemo, smettila!” esclamava Anna ogni volta, ma contemporaneamente sentiva i suoi umori colare lungo le cosce eccitata come non mai e raggiungeva orgasmi inimmaginabili.
Pietro si divertiva a vedere la sua reazione combattuta ogni volta che Marco le si avvicinava troppo: ad ogni nuovo incontro si scambiavano tutti i soliti amichevoli tre baci sulle guance, ma Marco stringeva Anna in un abbraccio e a volte ruotava il viso all’ultimo momento spostando il bacio che era diretto alla guancia verso un incontro rubato di labbra che lasciava Anna imbarazzata, ma lusingata. A volte Pietro, uscito prima dall’acqua, osservava dalla spiaggia gli altri giocare in un intreccio di gambe e braccia che sicuramente offriva l’opportunità a Marco di assaggiare il desiderato corpo di Anna, la quale poi, uscendo dall’acqua, lanciava sguardi colpevoli e imbarazzati verso il marito mentre si sistemava il top del costume che aveva lasciato scoperto un capezzolo o si raddrizzava le mutandine spostate a causa di qualche mossa azzardata durante la lotta.
Al ritorno dalle gite domenicali si trovavano spesso a ...
... passare la serata insieme, di solito a casa di Marco e Chiara dato che abitavano in una bella villettina con una piscina interrata sul retro della casa.
Quella sera faceva molto caldo, gli ultimi raggi del sole scaldavano ancora l’aria afosa. Le due coppie di amici sorseggiavano un aperitivo sulle sdraio a bordo piscina ridendo e ricordando una delle avventure affrontate insieme in moto sotto un temporale improvviso. Anna sentiva già l’effetto del Campari con il bianco che le avevano versato; proprio non reggeva l’alcol a stomaco vuoto e la testa cominciava a girarle. Al segnale di Chiara tutti posarono i bicchieri e, sfilate magliette e pantaloncini restando in costume, si tuffarono in piscina per rinfrescarsi prima della cena. Come al solito non ci volle molto prima che iniziassero i giochi infantili che contraddistinguevano i loro momenti in acqua.
“Vai con la guerra dei giganti” propose Chiara avvicinandosi a Pietro per salire sulle sue spalle. La guerra prevedeva che ognuna delle donne, a spalle di un uomo, cercasse di far cadere l’altra in ogni modo. Aveva fatto tutto Chiara, aveva deciso lei che le coppie dovevano essere miste e tutti si adeguarono. Pietro quasi non credeva di avere quel culetto perfetto così vicino, a contatto con le sue spalle, e un sottile strato di tessuto che separava il suo collo dalla vagina di Chiara.
A sua volta Anna, non senza imbarazzo, stringeva le gambe attorno al collo di Marco per non cadere e lui teneva le sue mani strette attorno ...