1. Un' amicizia particolare (prima parte)


    Data: 08/03/2018, Categorie: Prime Esperienze Autore: verpad

    ... godiamo un po’ questo bel sole”
    
    Cinguettò Chiara stendendo un piccolo plaid sull’erba.
    
    “Si dai, rilassiamoci un po’ prima di rimetterci in moto. Tanto non c’è fretta” Le fece eco Anna.
    
    Con estrema naturalezza si tolsero entrambe la maglietta e, restando in reggiseno, si sdraiarono una accanto all’altra. Pietro si stupì del coraggio di Anna, solitamente poco esibizionista e restìa a mostrarsi in pubblico. La vista di quelle due belle donne in reggiseno stese al sole era impagabile. Pietro intuì che anche Marco era incantato dallo spettacolo, probabilmente stava ammirando il seno di Anna che, vicino a quello di Chiara, non sfigurava certamente; anche coperto dalla stoffa del reggiseno si intuiva essere bello pieno, ancora tonico. Quello di Chiara era più piccolo, ma bello rotondo e sulla sua figura era perfetto.
    
    Le ore passarono fra chiacchiere spensierate, risate allegre, qualche battuta anche spinta, ma mai volgare. Fu così che nacque una bella amicizia fra i quattro che, scambiatisi i numeri di telefono, si diedero appuntamento per un’uscita in moto la domenica successiva.
    
    Da quel giorno seguirono diverse gite in compagnia. Marco e Chiara abitavano a qualche decina di chilometri di distanza, ma i quattro non perdevano occasione per sentirsi e organizzare un giro in moto. Ogni volta si conoscevano meglio, la confidenza aumentava e la loro amicizia si rafforzava. Pietro e Anna avevano diverse coppie di amici in paese, ma erano amicizie nate dalla condivisione ...
    ... di interessi comuni: i figli che frequentavano la stessa classe, l’impegno nelle stesse attività di volontariato, colleghi di lavoro...
    
    Quella con Marco e Chiara, pur se nata per caso, era un’amicizia diversa, libera dai vincoli della quotidianità, senza obblighi o impegni. Cosa c’è di più bello e coinvolgente che spendere il tempo libero con qualcuno a cui si vuole bene, con cui ci si sente sereni. Il tempo passato con Marco e Chiara era spensierato, senza fretta. Spesso nelle loro escursioni con le moto si fermavano sulla spiaggia di qualche lago e passavano ore a chiacchierare, leggere, prendere il sole, giocare. Sì. Giocavano come i bambini in acqua: si spingevano, cercavano di annegarsi, nuotavano in apnea sotto le gambe degli altri. Pietro aveva notato che a Marco piaceva tantissimo Anna, lo sorprendeva spesso ad osservarla mentre prendeva il sole, ma lo capiva: come non voler bene a Anna? I giochi in acqua erano anche un’occasione per Marco e Pietro per creare quel contatto furtivo con un seno spingendo le donne per farle cadere o, quando sollevando una gamba della sfortunata per ribaltarla a testa in giù nel lago, la mano maldestramente si appoggiava sul sedere o addirittura premeva la stoffa del costume a contatto con la vagina. Ma era un gioco quindi le ragazze non consideravano questi contatti troppo maliziosi. Certo, Anna ogni volta che Marco la sfiorava sentiva un brivido attraversarle tutto il corpo, combattuta fra il desiderio e il senso di colpa.
    
    Si, ...
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