I tormenti di nonna Marta (parte sesta)
Data: 08/03/2018,
Categorie:
Incesti
Autore: Marco Sala, Fonte: EroticiRacconti
... un corpo molto bello, tonico e muscoloso, una pelle ambrata che sembrava di velluto, tanto che non potei resistere dall’accarezzarla e di godere della dolcezza e morbidezza. La feci sdraiare sul letto e all’orecchio le sussurrai: “Rilassati e lasciami fare, ti farò godere come mai hai goduto.” Da quel momento mi applicai con tutta la maestria e fantasia in mio possesso per darle piacere. Desideravo far godere solo lei io, la mia dose di godimento me l’ero presa in giornata con la mia famiglia. Inizialmente Sabina era un giocattolo tra le mie mani poi, cominciò a partecipare più attivamente ed ardentemente. La mia bocca leccava ogni centimetro quadrato della sua pelle e le mie dita penetrarono ogni suo pertugio. Quando finalmente arrivò all’orgasmo emise un potente urlo che mi spaventò. La lascia riprendersi continuando ad accarezzarla e baciarla teneramente. Ancora tremante per gli spasmi dell’orgasmo, in sospiro mi disse: “E’ stato fantastico, grazie. Non mi ricordo di aver mai goduto così.” Ancora con le dita dentro la sua vagina, per risposta la baciai focosamente. Eravamo ancora con le labbra incollate che la porta si aprì e, probabilmente svegliato dall’urlo della madre quando raggiunse l’orgasmo, entrò Leonardo. “Mamma che è successo?” Sabina appena realizzata la situazione cerco di coprirsi con un cuscino ed ebbe solo la forza di dire: “Leonardo, ritorna nella tua camera per favore!” Quando si dice di cogliere l’attimo e sfruttare le opportunità al volo. Subito ...
... intervenni e dissi: “No Leonardo, resta con noi, vieni, avvicinati.” Egli si avvicinò e notai che ad ogni passo che faceva uno strano gonfiore nei suoi boxer cresceva sempre di più. Probabilmente stava vivendo il suo sogno. Sua madre, oggetto delle sue fantasie erotiche, e la donna che lo aveva iniziato al sesso, stavano facendo l’amore. Sabina cercò di togliere la mia mano dal suo sesso, ma io continuai a masturbarla. Lei si raggomitolò su se stessa e quasi supplichevole mi disse: “No Marta, fermati. No di fronte a mio figlio. “Perché no? Mi sembra che stia apprezzando. Su, Leonardo mostraci quello che nascondi sotto i boxer. Forza, spegni la luce e vieni a sederti vicino a noi.” Sabina di nuovo supplicante: “No Leonardo per favore.. mi vergogno, voltati!” Non la lascia finire la frase, con nuovo bacio focoso le feci dimenticare l’imbarazzante situazione. Poco dopo quando sembrava essere ripresa dallo shock, additando l’esuberante erezione di suo figlio gli dissi: “Dai Sabina, prendiglielo in mano.” “No.. no.. non possiamo..” Senza parlare tolsi la mia mano dalle sue cosce, presi la sua e la guidai fino al sesso del figlio che, quasi automaticamente lo impugnò. Nella penombra della camera, illuminata dalla tenue luce dell’abat-jour, mi accorsi che già lo stava masturbando con soddisfazione. “Ti piace toccarglielo? Senti come è duro e morbido allo stesso tempo, è il cazzo di tuo figlio.” Non mi rispose, ormai non aveva più bisogno di nessun incoraggiamento per giocare con il sesso ...