I tormenti di nonna Marta (parte sesta)
Data: 08/03/2018,
Categorie:
Incesti
Autore: Marco Sala, Fonte: EroticiRacconti
... perché, capii che lei aveva voglia di me ed io di lei. Ci conoscevamo da neanche due ore ed già stavamo flirtando. Il desiderio reciproco era palpabile. Dopo tanti anni di astinenza ero diventata una ninfomane, appena sentivo l’odore del sesso ero pronta a farlo senza guardare chi avessi di fronte, e qui c’era la madre del mio giovane amante che, annoiata dalla sua vita piatta, non aspettava altro. Ci sedemmo sul divanetto ed approfittammo per finire la bottiglia di champagne. I vapori dell’alcool cominciavano ad offuscarci un poco la testa, Sabina poco alla volta si aprì ed iniziammo a parlare più liberamente delle cose più personali fino ad arrivare a confidarmi che in quel momento non aveva più interesse ad uscire con gli uomini. Leonardo, stanco ed annoiato dai nostri discorsi decise di andare a letto lanciandomi uno sguardo dove si leggeva molto rammarico da parte sua. Approfittai della situazione e anche io cercai di prendere commiato. “Sabina, la ringrazio per la splendida serata ma è ora che me ne vada. Forse è meglio che chiami un taxi, non so se sono in grado di guidare fino a casa.” “No dai, rimanga qui, io dormo sul divano, te lei nella mia stanza.” Allora giocai la mia carta segreta. “Sabina possiamo darci del tu e parlare apertamente?” “Va bene, parla pure.” “Sabina non preferiresti che si dormisse tutte e due insieme nel tuo letto?” Così dicendo presi la sua mano tra le mie. Percepii in lei una serie di paure ed esitazioni ma anche il desiderio di cedere alle ...
... mie lusinghe. Visto che lei esitava a rispondere, posi la sua mano sul mio seno. Per qualche secondo lei non fece nulla ma non la ritrasse, rimase quasi impietrita poi sentii le sue dita chiudersi sulle mie curve. “Brava Sabina, continua. Diamoci piacere, ora siamo sole.” “Ma.. non so.. non ci sono abituata.. è la prima volta che..” “E prima? Quando eravamo a tavola? Ti è piaciuto flirtare con me..” “Lo so, sono dispiaciuta, non so cosa mi ha preso, sono totalmente confusa.” “Non importa mia cara, comunque mi sono piaciuti un sacco quei momenti. Avevo voglia di stringerti contro di me, sentire il tuo corpo contro il mio, unire le nostre labbra e donarti tutte le tenerezze che mi avresti chiesto.” Usai a proposito il termine più familiare di “mia cara” per entrare più in confidenza con lei, ma lei non sentiva le mie parole. Di contro, lei aveva piegato la testa indietro, chiuso gli occhi emettendo un grande sospiro come se si aspettasse qualcosa da parte mia. L’attesa non durò molto, mi avvicinai a lei ed iniziai a baciarla sul collo mentre con una mano le accarezzavo il seno fino a sentire i capezzoli indurirsi. Lei rispose con lo stesso trattamento e subito le sue carezze iniziarono a inumidire la mia vagina. Subito le nostre bocche si unirono in un bollente bacio. Fu una cosa splendida. Immediatamente iniziai ad aprirle la camicetta e fu lì che lei mi propose di andare nella sua camera. Appena arrivate in camera ci baciammo focosamente e ci spogliammo reciprocamente. Aveva ...