I tormenti di nonna Marta (parte sesta)
Data: 08/03/2018,
Categorie:
Incesti
Autore: Marco Sala, Fonte: EroticiRacconti
Libera Traduzione In auto, mentre raggiungevo la casa di Leonardo, la mia mente volava, pensavo a cosa avremmo fatto in quella serata. Sarebbe stata una serata tranquilla fatta di chiacchiere tra donne mature o già qualcosa di piccante avrebbe potuto nascere tra noi tre? Senza accorgermene mi trovai di fronte alla meta del mio breve viaggio. Parcheggiai l’auto e suonai al campanello. Mi accolse la mamma di Leonardo, mi tese la mano ed io risposi al suo saluto, a Leonardo diedi un casto bacio sulle guance. Sabina, si presentò così, era bionda, molto fine, più o meno della mia taglia, con un bel seno che metteva in evidenza una invidiabile pancia piatta. Pur essendo molto carina ebbi l’impressione che non faceva niente per piacere di più. Indossava una gonna nera ed una camicetta verde con le maniche lunghe ed il colo alto. Portava dei collant color daino e delle scarpe col tacco piuttosto usate, si capiva che in quella famiglia non navigavano nell’oro. Subito mi disse: “Sono molto lieta di fare la sua conoscenza, Leonardo mi parla spesso di lei.” “Anche io sono felice di conoscerla.” Aggiunsi subito. “Se non si offende, mi sono permessa di portare una bottiglia di champagne per celebrare il nostro incontro.” “Oh.. non si preoccupi, io bevo molto poco. Ho persino paura di non avere neanche i bicchieri adatti per un tale vino. Leonardo ci pensi tu a servirci lo champagne?” Il mio amichetto indossava una polo ed un paio di jeans aderenti tanto che non potei fare a meno di ...
... guardare il suo culetto mentre si allontanava. Io e Sabina ci sedemmo su un divanetto a due posti nel salotto e Leonardo, furbetto, di fronte a me per poter ammirare le mie gambe che, di proposito tenevo un poco aperte. Mentre sorseggiavamo lo champagne e parlavavamo, come al solito, del più e del meno, mi accorsi che Sabina mi guardava a più riprese con l’aria di chi mi conoscesse già, poi mi disse: “Mi dica signora Marta, per caso ci siamo già incontrate?” Gli elencai le possibilità e i luoghi dove avremmo potuto conoscerci, amici, lavoro, luoghi di vacanza ma, visto che non trovavamo nessuna concordanza, iniziammo a parlare di altre cose. Durante le nostre chiacchiere mi accorsi che Sabina, essendo sedute vicine, quasi con le gambe a contatto, non perdeva occasione di accompagnare battutine e risate toccandomi la coscia con la mano. Si, è vero che erano dei gesti femminili e naturali, ma vedevo che ogni volta indugiava sempre più nel contatto. Erano gesti affettuosi ma piuttosto curiosi per due donne che si vedevano per la prima volta. Mentre continuavamo nelle nostre chiacchiere, gli dissi che ospitavo a casa mia da qualche settimana mio nipote Davide, l’amico di Leonardo, e più recentemente anche la mia nipote, causa l’incomprensione con il loro padre, mio genero, e aggiunsi che ora, visto che era assente per lavoro, erano tornati a casa con la loro mamma. Mentre raccontavo di me, Sabina mi guardava fissa negli occhi. Non so, ma mi sembrava di suscitare in lei uno charme ...