Sogno di una notte in piena estate
Data: 04/09/2017,
Categorie:
Etero
Autore: dinosanto, Fonte: Annunci69
... anche l’altra spallina. Il vestito scivolò inevitabilmente ai suoi piedi lasciandola completamente e brutalmente nuda.
Mi misi dietro, le avvolsi con le mie braccia, le sue, la immobilizzai con tenerezza e sbattei loro in faccia, un coraggioso primo piano del suo conturbante, voglioso corpo veramente tutto, tutto nudo e tutta, tutta porca e possibilmente anche di più. Tutto questo in un angolo di B. Aires!
Probabilmente non più in grado di intendere né di volere, la masturbai lì, con collaudata violenza. Era talmente dilatata e ricettiva che avrei potuto penetrarla con chissà cosa. L’orgasmo la sconvolse ancora ma questa volta per strada, come una vera puttana, una troia!
Eravamo schiavi sia dell’eccesiva esaltazione, che di quei due che, rossi in viso e imperterriti continuavano a masturbarsi ed ora abbozzavano anche palpeggiamenti. Fuori di senno osò persino toccare, toccare con gusto il sesso di uno e poi di entrambi, li stava masturbando, masturbando nuda davanti alla vetrina. Per nostra fortuna nel frattempo, senza che noi ci accorgessimo, ai due si aggiunsero altri tre.
Fummo circondati.
Era veramente troppo, continuando così avremmo certamente rischiato una denuncia per atti osceni in luogo pubblico.
Prima che la situazione trascendesse con educata ma grande determinazione tornammo a malincuore con i piedi per terra e raggiungemmo un vicino bar per poterci ricomporre anche e soprattutto con la mente.
Con riservatezza, da lontano, ci seguirono ...
... perfino dentro il bar, sicuramente per carpire qualche altro momento eccitante.
Non avevamo ancora smaltito la sbornia emozionale di poco prima e ci accorgemmo che non ci bastava, avremmo voluto strabiliarli ancora sino al loro sfinimento mentale, ma la situazione ora, era disperata. Troppi controlli non potevamo muoverci liberamente, troppo rischio. Eravamo pur sempre in un bar in presenza di altri avventori. Il rischio però ci istigò e mia moglie decise di girarsi verso di loro, di mettersi nel centro del gruppetto, in modo che solo noi potessimo vedere. Si aprì completamente il vestito scoprendo di nuovo quel meraviglioso corpo reso ancora più desideroso e desiderato dal rischio che tutti insieme stavamo correndo. Non ancora sazi con estrema discrezione, abbozzarono altri palpeggiamenti. Purtroppo dovetti bloccarli subito, pena, una eventuale denuncia. Pure lei però, non era sazia e dovendo recarsi in bagno per rimettersi in ordine, istigò alcuni di loro a seguirla ancheggiando come una civetta e facendo in modo che lo spacco con la camminata volutamente erotizzante si spalancasse sino all’inguine. Immancabilmente in due la seguirono.
Il corpo nudo di mia moglie mentre si rassettava, si rinfrescava, con un fazzolettino di carta profumata, il morbido seno, il capezzolo, l’inguine, le ascelle, come se fosse sotto la doccia, si perfezionava il trucco, la porta semi aperta che permetteva loro di vedere ancora tutto sperando in chissà che, fecero da gran finale. Non potevano ...