Sogno di una notte in piena estate
Data: 04/09/2017,
Categorie:
Etero
Autore: dinosanto, Fonte: Annunci69
... “Quel ben di Dio.” Tutto tempo perso inutilmente.
Abbiamo appurato che gli utenti delle librerie, hanno tutti degli interessi completamente diversi.
Boh, contenti loro…
Ad un certo punto ci trovammo poi a camminare su di un piccolo marciapiede delimitato da un lato, dal muro di recinzione di una proprietà e dall’altro da una transenna. Incrociammo pure una moltitudine di allegri giapponesi che imperterriti lo occupavano compatti. Erano in troppi non ci potevamo passare tutti insieme, il marciapiede ere troppo stretto e loro non avevano la benché minima intenzione di spostarsi. Per occupare meno spazio mi disposi allora dietro mia moglie che, giratasi di fianco tentava a stento di attraversare il gruppo. Non poté fare a meno di strusciarsi contro alcuni di loro. Io la guidavo con una mano sul fianco mentre con l’altra ero impegnato a proteggerle la scollatura perché in mezzo a quella calca, avrebbe potuto anche aprirsi e fuoriuscire addirittura un seno.
Inavvertitamente però, giuro inavvertitamente, trattenni troppo un lembo della scollatura mentre cercava di passare in mezzo a due di loro che su lei si erano stretti. Che sfortuna! Purtroppo un seno fuoriuscì e quasi in contemporanea, ancora senza accorgermene, trattenni maldestramente anche il lembo contro laterale, così uscì anche l’altro.
Che iella, iella nera!
Rimase per qualche secondo a tette al vento. Le scappò un urletto e subito dopo si coprì con le mani. Pur non conoscendo la lingua italiana, con ...
... un accalorato e spontaneo applauso, ci fecero gentilmente capire di aver gradito tantissimo l’estemporaneo show e chiesero in coro, ma inutilmente, il bis.
Non trovando null’altro di stuzzicante ed essendoci in giro poca gente che eventualmente potesse aumentare le probabilità di incontri avvincenti alla fine decidemmo di recarci in una sala cinematografica in B. Aires dove si proiettava un film a luci rosse. Scelta molto coraggiosa, specie per mia moglie non ancora abituata a situazioni che prevedevamo molto forti. Ebbe qualche titubanza nell’accettare ma la necessità del momento era tale da motivare il superamento di ogni timore iniziale. L’occhialuta e miope cassiera, “ Regnava,” dietro un bancone enorme e dall’alto della sua postazione con aria severa, ci squadrò, ci analizzò anzi per la verità, squadrò e analizzò mia moglie con aria truce.
Nonostante fosse anziana, evidentemente le era capitato poche volte di vedere coppie per bene, entrare in quella sala.
Ci sentimmo a disagio intimiditi da quello sguardo severo, indagatore. Chiese persino quanti biglietti volevo comprare. Naturalmente mi sorpresi di quella sciocca domanda, non riuscivo a comprenderne la motivazione.
Eravamo solo noi due!!! Non capivo se la cassiera soffriva di qualche tipo di demenza o cos’altro. Confuso, non seppi far altro che allargare le braccia. Mi allungò due biglietti.
Salendo le ben tre rampe dello scalone che portava in sala dove veniva proiettato il film, un gruppetto di brutti ...