1. Sogno di una notte in piena estate


    Data: 04/09/2017, Categorie: Etero Autore: dinosanto, Fonte: Annunci69

    ... più troia. Per esempio, ora con questa semioscurità, possono vedere appena l’inizio del seno ma indubbiamente sperano in qualcosa di più eccitante, di esagerato. Magari se ruotassi anche di poco il corpo, come se volessi cambiare posizione per caso, si potrebbe aprire il decolté e potrebbero così vedere, per carità solo vedere oltre, oltre. Perché nascondere a tutti i costi, quelle meraviglie che la natura ti ha, per tua grande fortuna, regalato? Non temere, succederà solo quello che solo noi vogliamo che succeda “
    
    Ero eccitatissimo ma adesso anche lei, dopo un primo momento di paura e di imbarazzo, dovette ammettere che si stava abbandonando e inumidendo sempre più. Evidentemente, la voglia aumentò perché poco dopo, riaccavallò ancora le gambe ottenendo lo stesso meraviglioso e sconvolgente effetto di prima ma questa volta, non si coprì più e lasciò che tutti l’ammirassero con avidità, la penetrassero, la scrutassero in ogni particolare, si beassero di lei. Si sentiva tutti quegli occhi addosso, appiccicati dentro il seno, fra le cosce e secondo quei viscidi individui, quel corpo non avrebbe più dovuto avere segreti. Le piaceva moltissimo esibire, essere scandalosa in quest’ambiente di porci, dove nessuno si sarebbe certamente scandalizzato. Anzi ! Il respiro si faceva sempre più affannoso, stava certamente entusiasmandosi sempre più, eccitandosi e assaporando il momento così intenso, licenzioso. Le misi il braccio sulle spalle intorno al collo e sottovoce, in un ...
    ... orecchio, le sussurrai parole dolci e appassionate alternate da improbabili e forti fantasticherie di maialate da realizzare proprio lì, immediatamente, attorniati da tutta quella gentaglia. Era di mia moglie, di mia moglie, quel corpo conturbante, discinto ed era lì, a disposizione di tutti quegli sguardi viziosi e ingordi. Le rimisi il braccio attorno alle spalle e iniziai apparentemente con molta discrezione ma anche e soprattutto, con l’altrettanto discreta super visione di tutti, ad accarezzarle la spalla, non tanto per accarezzarle la spalla, ma per comunicare indirettamente a tutti, che i giochi forse, stavano iniziando.
    
    Accarezzando, accarezzando, la spallina scese sul braccio, il vestito cadde anche se di poco ma abbastanza per scoprire ancora di più la coppa del seno e in parte l’areola. Portai poi la stessa mano a sfiorarle il petto e poi il seno, mentre con l’altra ero sulle ginocchia.
    
    Presto però le mie resistenze finirono, sentivo la necessità impellente di andare oltre di strafare e dovetti, meno discretamente, proseguire se pur con garbo sulle cosce lentamente molto lentamente le percorsi tutte e più volte sino ad arrivare all’area più intima, proibita. La sfiorai appena causando un improvviso sussulto di piacere. Decisi che quel sussulto, per ora, era anche troppo e dispettosamente, come se volessi punirla, ritornai sulle cosce che ripresi ad accarezzare con dolcezza, lentamente, lentamente.
    
    Volevo farle desiderare il tocco delle mie mani, sino a farle ...
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