1. Figlio di Puttana: come una Vacca alla Monta


    Data: 12/03/2018, Categorie: Tradimenti Autore: Orion V.

    ... spinge di lato i reni mozzandomi il fiato e mandandomi rapidamente in paradiso. L’imbarazzo, la vergogna, i sensi di colpa… Tutto scomparso, spazzato via dai colpi tremendi che quel cazzo mostruoso mi sferra in foga, facendomi urlare di piacere. - Aahhh… Aahhh… Aahhh… AAAAHH! Sborro! Sborroooo!!! Godo con una violenza selvaggia, letteralmente sollevata in aria dalla potenza primordiale di quel maschio brutale e possente. - Ti piace bella vacca – fa lui – Adesso ti sborro dentro, così riporti a casa qualcosa per quel cornuto di tuo marito… - Sì… Sì… Sborrami dentro. Riempimi… - annaspo io, stravolta e senza fiato. Lui non si fa pregare: arresta la monta schiacciandomi il cazzo controla cervice e si svuota disastrosamente i coglioni dentro di me, gonfiandomi letteralmente la pancia con i suoi potenti schizzi di sperma africano. - Così, vacca; così… – ansima lui, scaricandosi tutto – Prendila tutta… Questa volta ti faccio cacare un bel bastardo nero, e vedrai come sarà contento tuo marito… Sì, stai fresco, penso io, grata per la contraccezione che non ho mai interrotto da quando ho avuto Gianni… Ma intanto mi gusto la sensazione intensa di tutto quel seme di Alfa che mi allaga la figa. Mi affloscio come una bambola rotta, stremata ma sazia. Lui mi spreme un po’ le tette nude, poi si stacca con un rutto e mi gratifica con un altro sculaccione mentre io rimango seminuda e usata sul tavolo da ufficio su cui mi ha sbattuta come una volgare bistecca. - Adesso vattene, stupida vacca – ...
    ... mi fa, sprezzante – Ho altro da fare che stare appresso a te tutto il giorno! La volgarità del tipo mi riporta con i piedi per terra, e mi rendo conto di cosa ho fatto. Questa volta non ho tradito soltanto mio marito, cosa che faccio da sempre… Ho tradito l’uomo che amo e al quale ho fatto una precisa promessa. E se Gianni lo venisse a sapere..? Oddio, cosa farei? Mi sento un groppo in gola e sento che gli occhi mi si riempiono di lacrime. Umiliata, usata, spezzata… Singhiozzando, mi tiro su i jeans e barcollo verso la porta. - Sparisci, puttana! – mi urla dietro il maschio Alfa mentre esco dall’ufficio con le gambe che mi reggono a stento. Un’addetto alle pulizie mi guarda dal fondo del corridoio mentre mi riabbottono faticosamente la camicetta. Gli passo davanti paonazza per l’imbarazzo, consapevole di caminare come una che si è appena presa un paracarro nella pancia. Arrivo a casa distrutta: è molto più tardi di quanto pensassi… Oddio, oggi è lunedì e Gianni ha solo quattro ore. Sarà a casa a momenti! - Dove sei stata? Lui è lì, in mezzo al soggiorno, che mi fissa con cipiglio severo. Sono sfatta, esausta, ho un bisogno disperato di andare in bagno a ripulirmi… Ce l’ho scritto in faccia che mi sono appena fatta scopare da Jason. - Dimmi che non sei andata in palestra. - Gianni, io… - ANNA! Dimmi che non sei stata con Jason! Scoppio in lacrime e cado in ginocchio davanti a lui, incapace di parlare, di difendermi… Incapace di mentire e morta per la vergogna di quello che ho ...
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