L'Organizzazione (Capitolo 8)
Data: 12/03/2018,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: Ipsedixit
... infilato nella vagina. La fecero camminare e lei si accorse subito di ciò che comportava. Ad ogni suo passo, quel fallo scendeva di qualche centimetro, tornando poi a salire e rimbalzando, spinto dalle tre catenelle che si allentavano, per poi tendersi. Uno stimolo meccanico che tuttavia produceva secrezioni vaginali e che finiva per crearle una certa eccitazione sessuale. L’abbigliamento diurno di Valeria era completato da un collare e da stivaletti, entrambi gli "accessori" identici a quelli che aveva avuto durante il trasporto nella cassa. Dopo di lei, anche le altre ragazze furono preparate allo stesso modo. Alle prigioniere venne insegnato tutto, anche a come camminare e quale postura adottare, a seconda se fossero state in piedi, sedute od a terra. L’addestramento delle ragazze era infatti curato fin nei minimi dettagli. La clientela era disposta a spendere cifre esorbitanti per averle, ma non si sarebbe accontentata solo di un bel corpo. Sempre presente per sovrintendere all’addestramento, ogni qual volta la prestazione della ragazza non risultava soddisfacente, Frau Helga provvedeva personalmente a decidere la punizione ed a somministrarla. Come responsabile dell'addestramento, Frau Helga sapeva che l’organizzazione voleva che le prigioniere fossero annientate nella volontà e condizionate mentalmente. Il suo compito era trasformarle nelle più belle, esperte e disponibili schiave sessuali che si potessero immaginare. Oltre ad un elevato standard di bellezza ...
... fisica, doveva garantire che fossero in grado di soddisfare tutti i desideri di qualsiasi potenziale cliente, anche quelli più estremi e perversi. Un compito tutt’altro che facile ed anche rischioso. Chi operava nell'organizzazione, sapeva che qualsiasi suo errore poteva risultargli fatale, non solo in termini di “carriera”, ma per la sua stessa incolumità fisica. Colei che operava sotto il nome di Frau Helga, aveva una laurea in psicologia comportamentale ed un master in psicologia subliminale e psicosomatica. Al servizio di una nota agenzia governativa, organizzò uno studio riservatissimo, originalmente finalizzato a trasformare in pedine dell’agenzia stessa funzionari e politici di potenze straniere. Un importante personaggio ai vertici dell’agenzia ed in contatto con l'organizzazione, ne aveva successivamente caldeggiato la promozione a responsabile per il “reclutamento”. Oltre che per le sue capacità e per le mansioni svolte nell’agenzia, riteneva infatti che una donna fosse naturalmente più vicina al modo di pensare delle ragazze e che potesse per questa ragione essere più indicata di un uomo a ricoprire quel ruolo. Artefice della manipolazione psicologica di Valeria e della altre ragazze, fra i compiti di Frau Helga, anche quello di redigere dei reports periodici che descrivessero le caratteristiche ed i progressi di ogni singola prigioniera. Visionati ed approvati da un dirigente di primo livello, quei dati diventavano la base per una sorta di depliant illustrativo, che ...