1. Luisa al centro commerciale


    Data: 05/09/2017, Categorie: Tradimenti Autore: spiccecco, Fonte: EroticiRacconti

    ... Quest’ultima frase mi fece un pò riflettere sulle reali intenzioni di mio marito, Comunque, non me la sentivo di scopare con un altro davanti a lui, ma mio marito ogni volta che parlavamo di sesso, continuava a chiedermi che almeno ci pensassi. Poi, a letto, i nostri rapporti divennero meno frequenti ed io cominciai a sentirne la mancanza. Una volta, sorridendo gli dissi :” Amore, è tanto che non scopiamo, facciamolo insieme al tuo “amico” di gomma”. “Credimi, ti ci vorrebbe un cazzo di un altro uomo – mi rispose serio – quello ti darebbe molta più soddisfazione; mi dispiace vederti così insoddisfatta, ma più di così, mia cara, non riesco a fare”. Ed anche quella sera restai in bianco. L’astinenza cominciava veramente a pesarmi e sempre più spesso, quando rimanevo sola mi spogliavo e mi masturbavo pensando alla scopata che avrei potuto fare con l’uomo del Centro Commerciale. “Si, scopami, fammi godere – gridavo, mentre mi infilavo tre dita all’interno della fica – sborrami dentro, riempimi tutta, ahah come godo si... ti voglio più dentro, vieni, dai godi anche te ahah.... vengo....vengo .....” e dopo aver raggiunto l’orgasmo, sempre più spesso ricominciavo di nuovo. Nonostante tutto non me la sentivo di fare ciò che Aldo mi chiedeva. Mio marito si accorse del mio disagio, ma non parlò più della faccenda, però incominciò a portarmi sempre più spesso fuori la sera, in locali molto frequentati anche se talvolta non molto eleganti. Andavamo dove si ballava, in osterie dove ...
    ... potevamo mangiare e bere, e qualche volta anche in locali notturni. Mi proponeva di indossare vestiti che, come diceva lui, valorizzavano la mia persona. Gonne strette e corte, ampie scollature, tacchi alti e trucco piuttosto vistoso. Ci sedevamo ad un tavolo e mio marito non faceva altro che guardarsi intorno per vedere se qualcuno mi notava o faceva apprezzamenti. Gli occhi su di me, anzi sulle mie cosce scoperte, erano molti, e le occhiate che mi lanciavano gli uomini erano piene di libidine. “Sono tutti affascinati da te – mi sussurrava mio marito – non ti senti eccitata ? Quello là ti sta mangiando con gli occhi, ti vorrebbe scopare, non lo vorresti anche tu ? Io credo che la tua fica sia già bagnata, sento il suo profumo da sotto il vestito” . “Sei un porco – smettila di dire certe cose – non lo farò mai”. Dentro di me sapevo che quello che mi diceva Aldo era vero, mi sentivo eccitata, ma qualcosa mi impediva di lasciarmi andare, ed ogni sera tornavamo a casa con mio marito sempre più accigliato. In qualsiasi posto andavamo, mi diceva sempre le stesse cose, ma io non cedevo. Ma una volta, andammo in un locale da ballo molto frequentato e, come al solito ci sedemmo ad un tavolo , guardando le persone a noi vicine e quelle che ballavano. Mio marito non ballava mai, si limitava a mettermi in mostra e non perdeva occasione di dirmi come mi guardavano e come sarebbero stati contenti di scoparmi. All’improvviso sentii una voce dietro di me : ”Mi permetta signora, potrei avere il ...
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