1. Eiaculazione senza masturbazione


    Data: 18/03/2018, Categorie: Autoerotismo Autore: serto, Fonte: RaccontiMilu

    ... comune matterello, in più anche la forma era del tutto diversa: una delle due estremità era affusolata mentre la parte opposta presentava un tappo a vite che premetteva al matterello di essere riempito di acqua calda per facilitarne l’uso; così recitavano le istruzioni contenute nella confezione. In pratica era come quegli astucci in alluminio per i sigari.Per mia madre sarebbe stato uno dei tanti oggetti della cucina che non avrebbe mai utilizzato, per me invece rappresentava la prossima sfida!Ricordo ancora lo stato di eccitazione che mi assaliva al pensiero di poter sentire quel matterello nel mio culetto. “Lo riempirò con acqua ben calda” pensavo tra me “… sarà bello sentire qualcosa di caldo dentro? …mi faciliterà l’uso? …quanto in profondità sarei riuscito a prenderlo? Erano tutte le domande che alimentavano la mia curiosità e la mia eccitazione. La circonferenza del matterello – benché fosse molto più grande rispetto agli altri oggetti che riuscivo a prendere - non mi preoccupava molto anzi era sempre stata questa la sfida più eccitante che di volta in volta duranti gli anni della mia adolescenza ingaggiavo con il mio culetto.Il mio ano era già abbastanza allenato ed elastico ed anche alla vista risultava ormai molto aperto: le mie pratiche infatti le facevo sempre davanti ad uno specchio, mi piaceva guardarmi, vedere il mio copro nudo, il mio uccello svettante al culmine dell’eccitazione, vedere le acrobazie che riuscivo a fare, vedere l’oggetto di turno entrare nel ...
    ... mio culetto, vederlo muoversi dentro di me, scorgere gli sguardi di piacere del mio viso, ammirare la bocca del mio culetto aperta lucida e pulsante subito dopo una penetrazione. Era come guardare un film dove il protagonista era il mio corpo.Il momento di provare il matterello finalmente arrivò!:Come al solito mi spogliai nudo e come al solito feci una doccia anale, poi presi il matterello lo riempii di acqua calda e lo lubrificai bene, passai una abbondante dose di lubrificante anche sull’ano.L’eccitazione saliva, l’erezione era già al massimo e dalla boccuccia del mio pene uscivano rivoli di secrezioni.Come sempre andai a sedermi sulla poltrona davanti allo specchio della mia cameretta, tirai su le gambe – come se volessi fare una capriola - in modo da tenere il sedere ben in alto con le caviglie poggiate sullo schienale della poltrona; in questa posizione il mio pene -sempre più duro – si trovava a pochi centimetri dal mio viso tanto che le secrezioni che continuava a dispensare in abbondanza finivano facilmente sulla mia bocca.Presi il matterello e appoggiai la parte affusolato all’ingresso del mio culetto e provai a spingere.La sensazione di sentire quella testa enorme e calda spingere contro il mio ano era davvero bellissima, ma nonostante gli sforzi non voleva proprio saperne di entrare.Tirai le gambe più su ed inarcai la schiena per avere il sedere più in alto possibile. Afferrai il matterello con entrambe le mani e riprovai a spingere. Sentii la punta allargare l’ano ...