1. Eiaculazione senza masturbazione


    Data: 18/03/2018, Categorie: Autoerotismo Autore: serto, Fonte: RaccontiMilu

    ... altri 10 cm. Sentivo la punta calda di quel siluro toccare il mio diaframma. Il mio retto e il mio ano si strinsero intorno a quel bastone caldo, seguirono una serie di contrazioni sempre più rapide che non riuscivo a controllare, il mio corpo era tutto un fremito. Sentivo crescere un orgasmo che partiva da dentro di me dalla mia pancia dalle profondità del mio culo, il pene floscio iniziò a pulsare sempre più forte ed eruttò una quantità di sperma mai vista che lentamente colando mi inondò il viso la bocca e gli occhi.Ero in totale estasi, non riuscivo a fare nulla, era scosso ancora da fremiti incontrollabili e il fiato non accennava a tornare. Normalmente ogni volta che raggiungevo l’orgasmo era impellente la necessità di liberare rapidamente il mio culetto dall’intruso di turno ma questa volta non ne sentii il bisogno. Rimasi in quella posizione a godermi tutte le sensazioni che il mio corpo ancora riusciva a trasmettere al cervello, a godermi tutti i particolari di quell’immagine riflessa scorgendo il viso stravolto e impiastricciato di sperma che avrei giurato non fosse il mio.Vedendo il matterello quasi tutto dentro il culo, il mio uccello riprese rapidamente vigore come se si fosse risvegliato da un profondo sonno, come se volesse partecipare ad una festa alla quale era giunto in ritardo. Lo guardavo stupito diventare duro davanti ai miei occhi quasi volesse trasmettermi un eccitazione che sembrava essere solo sua.Lo assecondai. Ripresi a muovere il matterello ...
    ... dentro di me con molta veemenza, come fossi stato colto da un raptus autolesionista affondavo quel bastone dentro il mio culo come se volessi sfondarlo. Tutte le mie inibizioni e tutti i miei tabù di maschio stavano crollando sotto i colpi che quel siluro lungo e caldo infliggeva al mio culo, più affondavo i colpi più era difficile trattenermi dal fare cose che non avevo mai fatto, iniziai a gemere senza preoccuparmi di essere sentito, la mia lingua cercava affannosamente i residui di sperma intorno alla bocca, desideravo sentire quel sapore, desideravo raggiungere quella cappella che dondolava davanti ai miei occhi, risucchiarla tra le mie labbra e sentirla nella mia bocca.. Il movimento sempre più rapido scuoteva il mio ventre e con lui sobbalzava il mio uccello turgido che mi incitava ad andare ancora più veloce, ancora e ancora fino a quando, il mio uccello ebbe un nuovo sussulto, lo afferrai istintivamente per dirigerlo verso la mia bocca, subito due spruzzi potenti mi centrarono la gola, un terzo mi colpì in pieno volto ed il quarto finì sui capelli.La schiena e il collo non ressero più lo sforzo, puntai le mani sui braccioli della poltrona, le gambe caddero giù rapidamente e mi ritrovai quasi seduto con il culetto che sporgeva, il matterello iniziò a scivolare fuori, sembrava non finisse mai, toccò terra quando ne avevo dentro ancora un bel po’, spinsi leggermente per favorire l’espulsione dell’ultimo tratto e il matterello si posò per terra, l’ano rimase aperto qualche ...