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Non giocare col fuoco, potresti scottarti! 09
Data: 19/03/2018, Categorie: Prime Esperienze Tabù Voyeur Autore: BelMoroItaliano, Fonte: xHamster
... inquietante tanto non facesse trasparire emozioni valutabili.L'auto procedeva a grande velocità fra le strade di campagna fuori paese. Rimasi interdetta e in silenzio per qualche minuto cercando di scrutare qualche reazione. Mi accorsi però che aveva la patta del pantalone gonfio e il suo membro premeva duro su un lato. "lo sapevo che eri eccitato.." cercavo di scherzarci mentre allungavo le mani in cerca di contatto. Si faceva palpare senza che emettesse una reazione. Ero sconcertata e inquietata dalla situazione.Notai che non imboccammo la solita superstrada per rientrare in città ma ci addentravamo sempre di più in strade di campagna. "Paolo dove stiamo andando?" chiesi con un velo di preoccupazione. "in un posto.." mi rispose serio. Non ebbi altre risposte finchè non arrivammo a ridosso del mare. La strada confluiva in un tratto boschivo e successivamente in una pineta. La luce era poca e i lampioni vecchi, fiochi e uno ogni 20 metri.Paolo accostò il nostro Suv lungo la strada. Notai altre macchine più in lontananza. Per un attimo mi tranquillizzai, voleva appartarsi per una sveltina. Ma.. perchè proprio in quel posto quando avevamo casa nostra a qualche minuto di strada? Non mi diede il tempo di rifletterci che cominciò lentamente a tirarsi giù la zip del pantalone. Ne uscì la sua verga durissima dalla cappella rossa e gonfia. "Spogliati" mi disse con autorità, intanto scappucciava il suo cazzo con molta flemma. Obbedii, tirando giù le spalline e scoprendo le mie ...
... gemellone dai capezzoli duri. Rimase ad ammirarmi come se mi avesse vista nuda per la prima volta. Mi prese un seno in mano e lo portò alla sua bocca. Mi leccava lentamente i capezzoli stringendomi con la mano tutto il seno . Non riusciii a resistere e gli saltai addosso godendomi l'attrito della sua verga di ferro sul mio sesso eccitato senza slip. Le nostre lingue si fusero in un bacio bollente e voglioso. Eravamo presi nel nostro turbine di passione quando notai con la coda dell'occhio dei movimenti attorno alla macchina. Di s**tto mi coprii. "Paolo c'è qualcuno" dissi preoccupata. Misi la sicura di s**tto agli sportelli dell'auto. "Tranquilla.. non danno fastidio a nessuno" e prese a baciarmi il collo. Ero ancora più preoccupata da quella risposta e perplessa guardavo fuori. Nella penombra , tra i cespugli e gli alberi scorsi 3 o 4 figure. Si muovevano come un branco, passando da un cespuglio all'altro. Ero inquietata. "ma chi sono Paolo.. che ci fanno qui?!" chiesi. "Tranquilla.. lasciali fare" mi sussurrava all'orecchio. La sua calma non riusciva però a trasmetterla. Ero tesa e preoccupata. "ma lascia fare cosa... dai metti in moto e andiamo via" gli dissi ma ricevetti una sonora lingua in bocca per tutta risposta. Non sembrava minimamente turbato dalla situazione.. anzi! Impotente ad occhi aperti scrutavo dai finestrini e finalmente capii. A pochi metri da noi c'era una manciata di uomini, tutti con le braghe calate e con i loro arnesi mezzi duri fra le mani. "oddio ma sono ...