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Due palmi sotto il sole
Data: 05/09/2017, Categorie: Sentimentali Autore: CLAUDIO TOSCANI, Fonte: EroticiRacconti
... scotti e addensati.» Guardò il figlio con espressione preoccupata. «Ti senti bene? Sei pallido.» «Mamma non preoccuparti. È tornata Manuela? E il babbo?» «Tua sorella ha telefonato per avvertirci che rimane a studiare con le sue amiche. Tornerà sabato prossimo. Il babbo è andato in bottega a finire un lavoretto ma non cambiare discorso: che cosa ti senti?» «Forse sono stato troppo al sole. Oggi picchiava come fosse luglio.» «E non avevi niente in capo eh? Sei il solito testone! Hai dieci berretti e non ne metti uno.» Mauro scoprì il piatto e guardò il grumo di spaghetti con un’espressione nauseata. Nadia che quando vedeva il figlio sconsolato pensava avesse litigato per l’ennesima volta con la sua fidanzata, gli domandò se si fosse rivisto con Rossana. «No mamma. Ho incontrato alcune persone a Ca’ Pansecco e uno di loro mi ha riferito che la Valcorniola sarà sommersa. Sbarreranno il Rio Maestro con una diga.» Sapendo quanto il figlio amasse quel vallone e i bei ricordi che anche lei ne aveva, Nadia provò un senso di rammarico ma con lui cercò di non dare importanza al fatto. «Dicono tante cose che poi non fanno.» «La diga sarà costruita mamma. L’uomo col quale ho parlato era un ingegnere venuto a fare un sopralluogo. Mi ha addirittura comprato il quadro che avevo appena abbozzato. Me l’ha pagato trecento euro.» Mauro fece vedere alla madre l’assegno ma rimase con lo sguardo fisso nel piatto. Nadia non insisté. Si limitò a poggiargli una mano sulla tempia. Rassicurata dalla ...
... freschezza della pelle, entrò nel cucinotto e iniziò a lavare le stoviglie. Gli spaghetti si erano talmente addensati che quando Mauro fece il gesto di arrotolarne un po’ sulla forchetta, rotearono in blocco sul piatto. Versò dell’olio ma la situazione non migliorò gran che. Masticò e inghiottì con fatica. Bevve un sorso di vino per cercare di attenuare la sensazione di blocco allo stomaco ma il secondo boccone non riuscì a mandarlo giù. Emise un sospiro e lasciò cadere la forchetta sul piatto. Il cuore gli martellava le tempie. «Mamma non mi va di mangiare.» Nadia tornò frettolosa per proporgli la pietanza che aveva preparato per secondo. «C’è lo sformato di verdure col tacchino.» «Ho quasi voglia di vomitare.» «Ti faccio una limonata calda?» Mauro le fece un cenno di no. La baciò sulla guancia sforzandosi di sorriderle. «Vado a coricarmi. Ho la testa indolenzita. Rimanere al buio mi gioverà.» «Lo so io qual è il tuo problema: sforzi troppo la vista e finirai per rovinartela. É dall’anno scorso che prometti di andare dall’oculista.» Per prolungare il rimbrotto Nadia seguì il figlio mentre si avviava in camera sua. «Di questa faccenda ne parlerò col babbo. Non si scherza con la vista.» Mauro scaricò la pena in un pianto sommesso. Ripensò all’ingegnere, alla sua imponenza che incuteva soggezione ma anche al sincero dispiacere che gli aveva letto in faccia per avergli comunicato la notizia. Tentò di giustificarlo pensando che la costruzione di una diga rappresentasse per lui un ...