1. Due palmi sotto il sole


    Data: 05/09/2017, Categorie: Sentimentali Autore: CLAUDIO TOSCANI

    ... se la sua presenza fosse stata necessaria alla dimostrazione di quella ormai medesima mattina. «Non è indispensabile. Preferisco tu venga a casa mia stasera. Nel pomeriggio vado a trovare i miei amici down. Ti spiace?» «Perché mai?» rispose Mauro tornando a guardare l’orologio con apprensione. «Abbiamo fatto le tre meno dieci. Vai Silvia.» «Salutami i tuoi Mauro.» «Pure tu. Non correre e non dare passaggi.» «Fossi matta.» Prima che partisse Mauro posò la mano sul tetto dell’auto con la stessa delicatezza che avrebbe usato se le avesse accarezzato il viso. Certo che Silvia lo avrebbe guardato dallo specchietto retrovisore accennò un saluto. Vide accendersi gli stop e la macchina tornare in retromarcia. Scorse Silvia portarsi una mano alla fronte ancor prima che i vetri scorressero in basso. «Hai dimenticato qualcosa?» «Macché, scema che non sono altro, mi scordavo di darti le foto.» Gli allungò un pacchetto di carta lucida verde sul quale spiccava un fiocco vermiglio. Si baciò il palmo della mano, ci soffiò sopra e ripartì lasciandogli il pegno di un complice sguardo. CAPITOLO TREDICESIMO La manifestazione Gli ambientalisti erano giunti sul piazzale dell’Amministrazione Provinciale verso le dieci del mattino. Avevano allestito la cartellonistica con foto della Valcorniola per evidenziarne l’importanza naturalistica e altre immagini dimostrative degli sconvolgimenti ambientali provocati dagli invasi artificiali. Silvia era seduta al banco della petizione, Monica aiutava il ...
    ... Bizza a collocare alcune immagini, Stefano e Franco erano indaffarati a completare l’allestimento dei pannelli. Fabrizio, Livio e la Guadagni conversavano con l’assessore all’ambiente della Provincia e un consigliere. Iniziata pacatamente, la discussione era trascesa in controversia sulla necessità di coltivare prodotti alimentari geneticamente modificati. «Lo sa, assessore, quanti litri d’acqua occorrono per portare a maturazione una spiga di granturco? Trecento! Poco meno di un terzo di metro cubo, ma se usassimo geni che consentissero alle pannocchie di crescere con minore irrigazione, le coltivazioni potrebbero diffondersi anche in zone semi desertiche.» «Non si faccia sentire dai suoi associati, professor Livi. La scambierebbero per un agente prezzolato dalle multinazionali transgeniche.» «Cerco di farle capire un concetto elementare: se una spiga di mais maturasse con cinquanta litri d’acqua invece che trecento, le popolazioni delle regioni aride avrebbero un motivo per non emigrare.» «Così altereremmo il corso naturale delle cose.» «Lo abbiamo già alterato e le migrazioni causate dall’esplosione demografica ci obbligheranno a realizzare altre abitazioni, servizi, strade, col risultato che salterà il precario equilibrio ecologico delle zone economicamente avanzate e sarà il disastro per tutti.» «Lei ritiene davvero che gli alimenti transgenici possano essere in grado di legare i popoli alle loro terre?» commentò l’assessore. «Alcuni cereali come grano, riso e mais, ...
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